NFL: i (miei) Top 5 Center

Ci sono due giocatori su un campo di football che toccheranno la palla in ogni snap. Il quarterback è uno. E l’altro è il centro. La gloria è del quarterback, però il lavoro del Center è sottovalutato, ma è importantissimo. Innanzi tutto lo snap. E lui che dà il via al gioco, e se questo è abbastanza semplice quando il quaterback tocca il suo sedere, è tutt’una altra musica quando si deve aprire il gioco con uno shotgun, dove il QB è 5-7 yarde indietro. Il Center deve avere grande simbiosi con il QB, grande attenzione alle chiamate dalla linea di scrimmage e tempismo perfetto alla chiamata della palla. Nessuno ha dimenticato l’effetto devastante del primo down del Superbowl XLVIII quando Manny Ramirez sbagliò totalmente lo snap per Manning.

Il Center deve essere ben equilibrato nella sua posizione a 3 punti, pronto a inclinarsi in avanti, o spingere di lato, se questo è da fare. La sua testa deve essere ben in avanti a controllare ed analizzare la linea difensiva e i linebacker, il suo ruolo è di regista della linea offensiva, e deve essere in grado di chiamare i necessari adeguamenti qualora la difesa modifica lo schieramento inviando più uomini sul blitz e per una qualche ragione al quaterback questo sfugge. Tiene la palla stesa aventi a lui il più possibile, per aumentare le dimensioni della zona neutra, spingendo la difesa più lontano possibile dalla linea di attacco. Impugna salda la palla con il pollice sulla punta, il modo che arrivi con la massima superficie disponibile in mano al quarterback. Appena liberatosi della palla, deve mantenere i fianchi bassi usando immediatamente la mano libera sul difensore, avanzando e spingendo la testa nel petto del Tackle.

I migliori Center sono alcuni dei ragazzi più intelligenti nel football. Se il QB non effettua le chiamate di blocco e le regolazioni per l’OL, allora questo compito cadrà sul centro. In ogni caso il centro ha una vista perfetta sulla formazione difensiva prima dello snap, ed è lui che di solito effettua la prima chiamata di linea . Questa chiamata è tipicamente basata sulla posizione degli uomini di linea difensivi o dei linebacker negli spazi che lo riguardano (0i-1i). La maggior parte delle regolazioni successive dipendono da questa chiamata. In alcuni casi, il centro può chiamare l’ adeguamento dell’intera linea di attacco.

Deve essere forte, da zero a cento in pochi attimi, fisico e reattivo. E’ facile trascurare un semplice movimento, e quando hai davanti un Nose Tackle o un DT da 330 libbre, questo porta malissimo. Non è tra i più grandi uomini del football, 6’3” per 290 libbre, ma deve essere bravo nell’ancoraggio per fermare un Nose che carica, e quello è certamente il più grande del football. Il center deve giudicare i gap in movimento, i raddoppi su un DT, e come spostarsi al livello successivo, se richiesto. Con le difese che si basano sempre più su schemi lampo complicati al centro, il Center dove essere in grado di spostare da un lato all’altro la testa per essere pronto a prendersi in carico un DE in movimento interno o un LB in un Blitz. Un Center d’elite sarebbe l’ideale per una buona crescita di un QB rookie, grazie alla possibilità di effettuare chiamate di protezione e permettendo al QB di concentrarsi su un minor numero di cose nella fase del pre-snap.

Dopo lo snap, il centro deve effettuare un blocco. O si tratta di un run block o di un pass block. Nel run block tendenzialmente assiste le Guard nei loro incarichi di blocking. Questo può svolgersi con una guardia in raddoppio contro lo stesso target, di solito un Tackle difensivo, per ottenere spinta in più o anche semplicemente un rapido colpo o “chip” per mettere il difensore fuori equilibrio e aiutare la guardia ad eseguire il blocco, mentre dopo che si è eseguito il compito, il centro si muove verso obiettivi di livello superiore.
Come per tutti gli uomini di linea offensiva, quando si è in pass blocking bisogna non far passare nessuno, quindi l’ancoraggio e la velocità della compensazione nello spazio per fermare chi cerca di arrivare al backfield è fondamentale, quando si blocca par le corse, dipende dallo schema d’attacco, nella power si ha un assegnazione su un Tackle o sul Nose a seconda dello schema 4-3 o 3-4 o su un linebacker, nella zone si ha, ovviamente una zona assegnata e si blocca tutto ciò che si muove dentro. Nella Zone Running, la linea si muove come un solo uomo, nella Power si assiste ad un ‘caos organizzato’. Il Center inizialmente aiuterà le Guard, in base alla posizione dei lineman difensivi. Nel caso di un blitz, il Center potrebbe dover prendersi cura di un linebacker, o di una safety o di un corner.

Vediamo, nella mia personalissima lista, i migliori top five Center della NFL.

Nick Mangold, NY Jets

E’ considerato, da molti, il migliore della NFL. Ha 31 anni,( 6’4” per 307 libbre) ha una ottima tecnica, mani e braccia forti e colpisce durissimo il difensore. Continuo e affidabile come nessuno, anche se ha avuto qualche iniziale flessione di rendimento. La scorsa stagione, però, ha giocato particolarmente bene, dimostrando ancora tutta la sua agilità laterale e la sua efficienza nei blocchi combinati con le Guard. Nel Run Blocking, poi, Mangold è ancora uno dei più forti. Quando il suo attacco corre, ancora fa la differenza. Di sicuro non è il Center più agile della Lega, ma è uno dei pochi che può tenere la propria posizione vincendo negli uno contro uno contro i migliori Tackle e Nose della NFL. E’ un giocatore esperto e sa trovare gli angoli per chiudere i difensori per creare le corsie per i suoi back. Passano gli anni, ma resta un centro a livello All-Pro.

Travis Frederick, Dallas Cowboys

Un altro pezzo di questa incredibile OL. Un atleta di 24 anni, (6’3”’ per 315 libbre), con tutto un futuro davanti. Gioca bene nella protezione del pass, ma è nell’eccellenza quando l’attacco corre. Affronta i Nose e li neutralizza, così come è fondamentale quando aiuta nei blocchi. Il suo ottimo gioco di gambe ed il suo equilibrio, gli hanno permesso di diventare consistente nella pass protection, anche se ha ancora qualche impaccio negli uno contro uno contro i difensori più grandi e forti, non solo fisicamente. Ma tutto ciò migliorerà con l’esperienza. Invece sul Run Blocking ha proprio poco da imparare. Ha una eccellente tecnica ed una grande rapidità laterale per creare i varchi per il backfield dei Cowboys. L’abilità che permette Frederick di essere straordinario nel running game è la capacità di essere estremamente forte nel punto di attacco, sia che questo sia in avanti o verso il secondo livello, sia che questo sia richiesto lateralmente verso l’esterno. Il futuro del ruolo è qui.

Alex Mack, Cleveland Browns

Ecco un altro giocatore che gode di enorme credito nella NFL, al punto che, anche per lui, molti osservatori parlano dell’eccellenza assoluta. E’ per questo che, nonostante un anno disgraziato per la rottura della gamba, a 29 anni non si può non comprenderlo tra i migliori. Alto 6’4” per 311 libbre è il leader della linea offensiva dei Browns ed anche con sole 5 partite aveva subito dimostrato la sua intatta forza di gioco. E’ un giocatore dotato di forza, velocità e intelligenza nella pass protection, sa giocare bene. Nelle corse mette in mostra equilibrio ed agilità , che gli permettono di lavorare sul secondo livello nonché di spostarsi rapidamente per muovere i difensori verso l’esterno. Se ha un problema, è nella posizione troppo alta che gli fa perdere forza nella leva di braccia, e questo non porta bene quando, per esempio, hai Wilkfork (325 libbre) che ti spinge nel backfield. Lo rivedremo al suo massimo nella prossima stagione. Ed è il ritorno di un Center d’elite.

Rodney Hudson, Oakland Raiders

Voleva tanti soldi e i Raiders ne avevano da spendere. Un accostamento perfetto. L’anno scorso PFF lo ha considerato il terzo centro dell NFL, ed è effettivamente uscito da un’ottima annata. Molti considerano le sue dimensioni minime nel ruolo (6’2” per 299 libbre), ma compensa con una grandissima rapidità ed agilità. E’ un grande zone blocker ed ha capacità, viste le doti atletiche, di arrivare facilmente al secondo livello per giocare sui linebacker. Anche se il fisico non l’aiuta, ha una grande tecnica quando deve bloccare per il pass, blocca in basso e riesce a fermare i fisici bull-rusher. Con la facilità di movimento è un aiuto prezioso nei blocchi combinati, per entrambe le Guard. Sta crescendo anche come run-blocker, e con i suoi 25 anni ha il tempo per completare il miglioramento. Ha trovato continuità, sembrerebbe un po’ sottodimensionato per la power, ma ha la rapidità laterale verso l’esterno e la chiusura sul bordo che sono fondamentali nella zone. Ha mani e tecnica per agganciare e tenere il difensore. Nella sua quarta stagione Hudson ha mostrato un sensibile miglioramento nel suo gioco. Scelta saggia per i Raiders.

Maurkice Pouncey, Pittsburgh Steelers

Altro centro 25enne, Pro Bowler nelle sue prime tre stagioni di NFL, da molti considerato un po’ grezzo ma forte, potente, con atteggiamento punitivo e aggressivo. E’ un 6’4” per 304 libbre, l’anno scorso è rientrato, senza problemi, da una rottura del LCA. La sua migliore caratteristica è l’esplosività dopo lo snap, la capacità di mantenersi basso e la sua attitudine a giocare bene ed a tenere la sua posizione nei down di pass. E’ considerato uno dei più bravi nel leggere la difesa e nelle chiamate dalla linea di scrimmage. Con il suo ritorno ha rimesso in sesto il running game degli Steelers l’anno scorso, e probabilmente è uno dei fattori principali del successo di Le’Veon Bell. Pouncey ha ottimi piedi e sa sostenere fino in fondo i blocchi aprendo enormi corsie. Ha la rapidità per spostarsi e trovare i difensori nel varco e la forza per reindirizzare quei difensori per creare la giusta apertura. Il suo ritorno al 100% è un bollino di qualità per uno degli attacchi più attesi nel 2014.