Snap lost: Baltimore Ravens
Oggi negli Snap Lost Parliamo dei Baltimore Ravens, una delle pochissime squadre ad aver messo in crisi gli attuali campioni uscenti, i New England Patriots, in stagione. Grazie agli snap lost si può sapere l’importanza della perdita di un determinato giocatore, grazie al numero di FTE, nell’economia del gioco (non a livello statistico e nemmeno di prestazione). Andiamo ora a vedere quali sono gli snap lost dei Ravens e come si sono mossi per colmarli. Ricordiamo che i Ravens hanno effettuato un draft di eccellente livello, per colmare il poco lavoro svolto nella FA causa salary cap.
Avvertenza: i dati presenti in questi pezzi, provengono da articoli chiamati “Snaps Lost” e realizzati da Pro Football Focus, e sono uno sguardo dettagliato al tempo di gioco che se ne è “andato” da una squadra assieme ai giocatori tradati, tagliati, partiti in free agency o che hanno chiuso la carriera. Poiché ogni unità (attacco/difesa) di ogni squadra gioca un diverso numero di snap nel corso della stagione, abbiamo creato il metro del “Full Time Equivalent”: il numero totale di snap mancati diviso per il numero di giocate della squadra su quel lato della palla in stagione regolare (non sono annoverati i playoff). Più è basso il FTE, più giocatori che sono effettivamente scesi in campo per la franchigia, sono rimasti al loro posto. Il dato ovviamente non da nessun tipo di valutazione qualitativa in termini di perdita, ma semplicemente quantitativa. Sospensioni e infortuni che ricadono sulla stagione 2015 non vengono in alcun modo annoverati nell’analisi.
Overall FTE Lost: 4.14, 8th
Offense (FTE Lost: 1.85, 10th)
Perdite Rilevanti: Owen Daniels (832), Torrey Smith (801)
Sicuramente sono due perdite di importanza capitale per i Ravens. Difficile definire chi tra Torrey Smith e Owen Daniels sia la perdita più dolorosa in termine del valore dei giocatori, mentre in termini di FTE vince Owen Daniels. Daniels ha rivestito un ruolo molto importante nell’attacco di Baltimore, visto il grave infortunio occorso a Dennis Pitta all’anca ad inizio stagione, ed ecco perchè il valore di FTE è così alto. Oltre al valore tecnico del giocatore, si farà sentire anche la sua mancanza di esperienza visto che Dennis Pitta è stato inserito nella PUP List (phisically unable to perform) e quindi sarà costretto a saltare le prime sei gare di regular season. Anche Smith è una perdita veramente dolorosa, non solo per il valore alto di FTE, ma per l’impatto del giocatore nel gioco. L’unica vera arma sul profondo per Joe Flacco (assieme a Jacoby Jones, tagliato prima della FA per liberare spazio sariale) è volata a San Francisco andando a trovare il vecchio compagno Anquan Boldin, oltre ad un bel contrattone. Infine era anche un giocatore estremamente solido ed il bersaglio preferito di Flacco. Rimpiazzare questi due non è smplice mai i Ravens ci hanno provato seguendo la tattica illustrata di sotto.
Piano di riserva
I Ravens, visto i problemi di cap, oltre al fatto che tradizionalmente non si tratta di una squadra nota per i movimenti in FA, han deciso di rimpiazzare queste due perdite con le scelte al Draft. Nel caso specifico di Smith, la scelta è ricaduta su Breshad Perriman, la cui scelta è stata tra le più criticate dagli esperti americani, nonchè dagli appassionati di football di tutto il mondo. Perriman, infatti, non ha partecipato alle combine e gli unici valori su cui attenersi sono le partite disputate al college e i test del pro day dove si vocifera sia riuscito a fermare il cronometro delle 40 yard a 4.22 sec. La tipologia di gioco di Perriman di per sè è perfetta per rimpiazzare Smith, dato che è stato utilizzato principalmente come arma sul profondo al college e la sua (notevole?) velocità fanno sì che possa essere la nuova arma sul profondo per i Ravens. Il vero dubbio rimane la solidità delle sue mani che il giocatore ha affermato trattarsi di un problema di sola concetrazione ed è quello che ci si augura perchè il fatto che possa rivelarsi un bust o comunque un errore nell’averlo scelto così alto è concreta. Altrimenti, l’unica possibile alternativa è Marlon Brown che grazie al suo fisico può essere in grado di mettere i difensori avversari sul lungo, nonostante non sia veloce come l’ex Ravens Smith, l’appena citato Perriman e, perchè no, anche Darren Waller per gli stessi motivi di Marlon Brown , in modo da non dover sobbarcare di lavoro il povero Steve Smith SR. Per la perdita di Daniels si è puntato su Maxx Williams al draft che al college ha dimostrato di essere veramente fenomale quando si tratta di uscire a ricevere, mentre deve ancora migliorarsi per quanto riguarda i blocchi sia sulle corse che sui lanci, ma le basi, quanto meno per quanto riguarda il muoversi per ricevere e portare palla, ci sono tutte e sono molto solide. Al draft è stato draftato anche Nick Boyle al quinto giro, più per essere coperti per la situazione Pitta ma lui, assieme Williams e il sophomore Crockette Gillmore, che ben ha figurato la scorsa stagione, sono un trio che può rimpiazzare bene Daniels.
Defense (FTE Lost: 2.30, 10th)
Perdite Rilevanti: Darian Stewart (782), Haloti Ngata (546), Pernell McPhee (540)
Di questi tre, la vera perdita in termini di valore in campo è solo Haloti Ngata, volato a Detroit a rimpiazzare Ndamukong Suh tramite Trade. Ngata era importantissimo per l’economia del gioco dei Rsvens, considerando che era in grado costantemente di tenere impegnati due uomini di linea avversaria e riusciva ad chiudere bene ogni buco che gli veniva assegnato. Certo le sue stastiche non sono state eccezionali, ma soltanto impegnare due uomini di linea avversari e chiudere bene i buchi nelle corse, aiuta e non poco la tua difesa, permettendo così da avere un uomo in meno su un tuo compagno soprattutto in caso di pass rush. il valore di FTE non è così alto a causa della squalifica rimediata nel finale di regular season che gli ha fatto saltare le ultime quattro partite di regular season. Darian Stweart ha giocato letteralmente troppo, come si evince dal valore di FTE, per il livello che ha mostrato in campo, per via della squalifica di sei giornate che pendeva su Will Hill, ed è stato una della cause delle partite perse in regular season. Pernell McPhee se sia stato una vera perdita lo scropriremo solo quest’anno perchè collezionare 7.5 sack senza essere uno starter e con la continua rotazione dei giocatori di Baltimore, è un buon numero, peccato che quando giochi assieme a Terrell Suggs, Haloti Ngata e Elvis Dumervil, oltre a degli ottimi Timmy Jernigan e Brandon Williams, tutto è più semplice visto che l’attenzione si concentra più su di loro, lasciando più spazio per gli altri. Anche per loro, ovviamente, c’è un piano per rimpiazzarli.
Piano di riserva
Per rimpiazzare Stewart la scelta è ricaduta su Kendrick Lewis, safety in uscita in FA dagli Houston Texans che nelle stagioni passate a Kansas City e in quella di Houston ha messo insieme buoni numeri, seppur con un rendimento a fasi alterne nel corso della sua carriera. La scelta di rimpiazzare la disastrosa safety Stewart, volata a Denver da Gary Kubiack, con Kendrick Lewis è una scelta senza ombra di dubbio buona che apporta un upgrade notevole. la speranza è che Lewis non ci faccia soffrire come ha fatto l’attuale giocatore dei Broncos. Per Haloti Ngata il compito di sostituirlo verte principlamente su Jernigan, Williams, Lawrence Guy e Chris Canty, oltre al terzo giro del draft Carl Davis, giocatore molto interessante che sicuramente in un front seven come quello di Baltimora può dimostrare il suo valore, con un inserimento graduale del giocatore. Inoltre, ci sarà anche il rientro Brent Urban: anche se è un DE il suo ingresso in campo può far spostare Canty a DT quando Jernigan, Williams, Guy o appunto Davis non sono in campo. Per quanto rigurda McPhee la scelta principale sarà il solido Courtney Upshaw, ottimo run stopper con ancora margini di miglioramento in pass rush, e il quarto giro Za’Darius Smith, giocatore uscente Kentucky Wildcats, lo stesso college di Alvin Dupree, anche se non è al livello dell’ex compagno di squadra, nel contesto Ravens il suo apporto può riuscire a darlo senza problemi.