49ers: I dolori del giovane Colin

Prima domanda in press conference per Jim Tomsula ieri:

“Why is Colin Kaepernick your starting quarterback?”

Colin Kaepernick, in uno dei momenti più neri della sua carriera di giocatore professionista, sembra che getti benzina sul fuoco nella stagione di San Francisco partita bene (Minnesota) continuata onestamente (Pittsburgh, sconfitta ma con un Kaep eccellente) e franata nel primo ed importantissimo match divisionale contro Arizona.

Contro i Cardinals, il prodotto di Nevada sembrava completamente perso, completando solo nove dei 16 tentativi del passaggio per la miseria di 67 yard, che già di per sé sarebbe orrendo, se non fosse che a questo si deve aggiungere la bellezza di quattro intercetti di cui due riportati immediatamente in TD, per un totale di 12 punti “lanciati” ad Arizona. Un passer rating di 16.7, che precipita nelle situazioni sotto pressione al 2,8, e ha completato più passaggi per i giocatori Cardinals (due), che per i suoi compagni di squadra. Peraltro tutte e quattro le INT sono arrivate alla sua destra, in cui ha lanciato appena sei volte, trovando quindi la mostruosa cifra del 66% di intercetti per lanci.

E’ più che legittimo avere dei giorni storti, e se pensiamo che hanno calcato campi NFL da starter giocatori come Tom Tupa, Jimmy Clausen, Akili Smith… non dovrebbe essere un grande problema mandare giù una giornata atrocemente storta. Fa comunque parte dell’essere uno starter legittimo a questo livello il ridurre queste giornate storte al minimo e, nel caso ci si incappi, ridurre al minimo i danni che si possono provocare. Kaepernick invece, purtroppo per suoi demeriti ma non come unico responsabile, ha trascinato con i suoi lanci impanicati, la squadra ancora più a fondo. E’ la prima volta che succede nella sua carriera, ma sarà l’ultima?

I 49ers sembrano essersi posti la domanda anche nel momenti in cui hanno rinnovato l’ex-Wolf Pack quando presentarono un tipo di contratto nominalmente fatto di grandi numeri, ma che contiene una serie di pagamenti ad obbiettivo che tutelano la squadra della baia: finchè vorranno farlo giocare starter ritenendolo all’altezza, si potranno permettere il lusso di pagarlo quanto lo pagano, nel momento in cui decideranno di liberarsi di lui lo potranno tagliare relativamente con poche penalità (o del tutto assenti, se lo fanno nella offseason).

Il problema però, viene se Kepernick prolungherà la sua presenza nella terra di nessuno, ovvero se le sue prestazioni dovessero continuare ad essere mediocri: occorre andare indietro fino alla stagione 2013, per trovare una striscia di più di un paio di partite in cui Kaepernick è riuscito a ripetere buone prestazioni: quell’anno dopo un inizio molto claudicante, fu consistente da week #11 fino alla Wild Card con Green Bay (squadra storicamente Kaep-happy), con un unico lieve grade negativo contro Seattle, in cui fu comunque positivo come scrambler. Nel 2014 la seconda parte della stagione ha rappresentato il periodo in assoluto più altalenante della carriera con almeno tre gare orrende (St. Louis, Seattle, Oakland) ed una eccellente come contro New Orleans, come vedrete nelle tabelle sotto riportate.

 

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Prestazioni di Colin Kaepernick nel 2013, fonte Pro Football Focus

 

Kaep2014
Prestazioni di Kaepernick nel 2014, fonte Pro Football Focus

Cosa trarre da questa situazione? L’unica cosa di cui si può essere sicuri di Colin Kaepernick adesso è che rappresenta la maggiore incognita di San Francisco per gli avversari, non potendo intuire in anticipo se posterà una gara chiavica o una gara da Pro Bowler. Tomsula poche ore fa ha fatto sapere che non pensa assolutamente di cambiare le carte per quanto riguarda lo starting QB a San Francisco, difendendo il suo ragazzo e considerandolo un “good quarterback” ma ammettendo che i 49ers in questo momento non sono un “dropback team”. Tomsula passa per essere un coach dalle grandi capacità di interazione con i suoi giocatori, sarà fondamentale il suo operato per evitare che giornate come quelle di domenica si ripetano, non solo a livello psicologico, ma disegnando un playbook più confortevole e che nasconda meglio i difetti di un uomo che SF per ora comunque paga una montagna di dollaroni.