New Orleans Saints @ Carolina Panthers: Le Pagelle (NFL Week 3)
Terza sconfitta consecutiva per i New Orleans Saints in una partita che ancora una volta si è risolta nei minuti finali con il tabellone che recita Saints 22 – Panthers 27. Il primo quarto è davvero incoraggiante per la squadra ospite: Luke McCown, sostituto momentaneo di Drew Brees (fuori per un infortunio alla spalla), gestisce bene i passaggi aiutato da un gioco di corse abbastanza efficace e un playcalling non aggressivo e la difesa riesce a fermare Cam Newton & co. costringendo i Panthers al punt.
Ad inizio secondo quarto i Saints si trovano in vantaggio per 10-0 con il touchdown di Ingram su una corsa da 5 yard dopo aver tenuto la palla per buona parte della partita. Complice un attacco in stallo per via di qualche penalità di troppo e una difesa incapace di mettere pressione a Newton la partita inizia a sfuggire di mano ai Saints che chiudono la prima half sul 10-10.
L’incostanza delle ultime partite dei Saints è racchiusa nel terzo quarto: la buona giocata è quella del giovane kick/punt returner Marcus Murphy che riporta un punt fino alla end zone avversaria per 74 yard, una giocata che i tifosi di New Orleans hanno visto solo negli highlights delle altre partite da qualche anno a questa parte (andando a memoria, l’ultimo punt ritornato per touchdown fu di Darren Sproles). Poi però Ben Watson perde un fumble a metà campo sul 17-16 per Carolina e quel minimo di coraggio che la squadra sembrava aver acquisito si trasforma nuovamente in disperazione.
La difesa continua a faticare (ne parlerò meglio dopo) e concede un facile touchdown su corsa a Newton a cui va aggiunto un precedente field goal realizzato da Gano che porta il punteggio a 27-16 per i padroni di casa. Nonostante tutto New Orleans non si arrende e Khiry Robinson porta in meta il pallone del 22-27 (la trasformazione successiva da due punti per portarsi a -3 non è stata realizzata). I Panthers cercano di chiuderla con le corse ma lasciano un ultimo drive di speranza ai Saints, drive che si concluderà con l’intercetto di Norman in end zone.
OFFENSE
QB
Voto: 7. Sarò sincero, un McCown così preparato non me lo aspettavo. Erano anni che non partiva titolare ma si è fatto trovare pronto nel momento del bisogno. Gestisce bene la squadra sulla linea di scrimmage, le decisioni sono spesso corrette e non rischia mai di forzare troppo la palla cercando poco i lanci sul profondo e si accontenta di muovere le catene con passaggi medio-corti. Non ha troppe colpe nel finale: la giocata spettacolare di Norman e un concetto di fondo sbagliato (poi vi spiego) hanno perso la partita per i Saints, non certo McCown. Se Brees dovesse saltare qualche altra partita ora sono un po’ più tranquillo sapendo di avere lui come riserva.
RB
Voto: 6. Ingram e Robinson faticano ancora a trovare delle buone aperture per via della linea offensiva (e in particolare delle guardie) ma si meritano il 6 visto che entrambi hanno segnato. Bene anche C.J. Spiller, sempre più in forma e coinvolto negli schemi offensivi.
WR
Voto: 5. Cooks si vede a sprazzi ma conquista qualche bel primo down. Bene anche Snead, Coleman poco coinvolto. Colston rovina tutto con due prese mancate abbastanza inguardabili nell’ultimo drive che sicuramente avrebbero dato più speranze ai Saints portandoli in una posizione di campo migliore.
TE
Voto: 4. La scorsa settimana chiedevo se ci fossero tight end in questa squadra. Effettivamente sì, ne ho visto uno ieri: quello che ha commesso l’unico turnover significativo della partita. Buio totale in questo reparto.
OL
Voto: 5. Non mi sono piaciuti nelle corse ma devo dire che McCown è stato pressato davvero poco e questo è anche grazie all’ottimo lavoro che sta svolgendo Terron Armstead, il miglior left tackle di questo inizio di stagione stando alle statistiche avanzate di Pro Football Focus. Lelito e Kelemete come guardie sono mediocri quando va bene ma sinceramente non so se sia meglio o peggio quando in campo c’è Evans (fuori per infortunio in questa partita). Male anche Strief, il cui declino nelle ultime partite è evidente.
https://youtu.be/DblJEd2OJuw
DEFENSE
DL
Voto: 2. Ormai sono anche stanco di scriverlo, ormai lo sanno tutti. Pressione sul QB? Zero. Contro le corse? Nada. Servono rinforzi al più presto perchè un reparto così debole mette in difficoltà tutto il resto della difesa.
LB
Voto: 5. Ancora una volta i rookie Kikaha ed Anthony mettono insieme una buona partita ma non ancora da sufficienza. La copertura nel mezzo è assolutamente inefficace contro i passaggi e neanche contro le corse se la cavano benissimo. Kikaha realizza l’unico sack della partita per i Saints.
DB
Voto: 3 . Browner si trasforma prima nell’orso abbraccia tutti e poi in Corey White, sbagliando continuamente coperture su Olsen e Ginn. E’ vero che lo schema non è l’ideale per un giocatore come lui però certi errori sono inammissibili. Buona la partita di Breaux e di Swann, Vaccaro e Philips fanno poca paura in mezzo e concedono più di una giocata. Mi duole un po’ maltrattare la secondaria (Browner escluso, se lo merita eccome il rimprovero!) perchè penso che come gruppo sia nettamente migliorato rispetto alla scorsa stagione ma l’assenza di una linea difensiva competente li penalizza molto: è difficile coprire i ricevitori per molto tempo quando il QB avversario ha più di 4 secondi nella tasca ogni benedetta azione in cui decide di lanciare.
SPECIAL TEAMS
Voto: 8. Marcus Murphy si sta confermando un’arma importante per i Saints, speriamo continui a regalare emozioni in questa fase di gioco. Morstead e Hocker sono ok.
COACHING STAFF
Voto: 4. Poco da ridire sulla gestione offensiva in generale ma l’ultima chiamata mi ha lasciato molto perplesso. E’ vero, nei momenti cruciali la palla va data ai giocatori migliori (in questo caso Cooks) però in questo caso il campo era troppo corto per mettere Cooks in quella posizione secondo me. Un’azione del genere è mille volte più efficace in campo aperto dove Cooks può continuare e ricevere la palla in corsa rispetto ad una situazione come quella di ieri dove ricevitore e cornerback si sono fermati in end zone e si sono contesi la palla in aria. Lì un giocatore come Cooks è nettamente svantaggiato per via dell’altezza e il corner avrà spesso la meglio. Non era forse meglio metterci uno come Coleman (o anche Hill)?
Capitolo difesa. Come annunciato mesi fa Rob Ryan ha semplificato lo schema e infatti non vediamo nulla di creativo a livello di schemi, pochissimi blitz e moltissima difesa a zona (principalmente per cercare di contenere le corse Newton). Capisco la semplificazione viste le difficoltà degli anni passati ma se le cose non funzionano bisogna fare qualche aggiustamento e Ryan se ne sta con le mani in mano. Greg Olsen fa quello che vuole in mezzo al campo tutto il giorno, come del resto Newton quando si sistema in tranquillità nella tasca per poi lanciare con calma. Problema dei giocatori o dell’allenatore? Probabilmente entrambi.