PROMOSSI E BOCCIATI – NEW YORK GIANTS vs. 49ers

 

Terza vittoria consecutiva. In questa stagione i Giants hanno dimostrato per ben due volte di saper perdere partite già vinte. Stavolta hanno fatto l’opposto e vinto con carattere una partita quasi persa, nonostante una marea di infortuni pre e durante la partita, con un bellissimo ultimo drive nell’ultimo minuto del quarto quarto.

Vittoria dunque non semplice ma di carattere, che fa bene tanto al morale quanto alla classifica. In vista della importantissima sfida della prossima settimana contro i Philadelphia Eagles.

 

PROMOSSI

Eli Manning. 41 su 54 (75.9% di completi) per 441 yarde, 3 TD ed un INT. Quella di domenica è stata la sua ventisettesima rimonta nel quarto quarto. Da quando è entrato nell’NFL, nessuno sotto questo aspetto ha fatto meglio di lui. Prestazione magistrale (seppur con un paio di lanci orribili, fortunosamente non intercettati) che gli è valsa i gradi di NFC Offensive Player of the Week. Ed un altro paio di record di franchigia strappati a Simms. Questa settimana la foto di copertina non può che essere sua.

Shane Vereen. Probabilmente ad oggi la sua migliore prestazione in maglia blu. Poco utilizzato nel gioco di corsa (chiudendo comunque con 24 yarde in 5 tentativi), si è dimostrato assolutamente incontenibile fuori dal backfield, esibendosi in 8 ricezioni per 86 yarde (51 delle quali nell’ultimo drive) ed un TD.

I Wide Receiver. Randle e Odell Beckham Junior hanno ricevuto tutto quello che gli è stato lanciato. E quando il nostro dinamico duo è uscito per infortunio, anche Geremy Davis, rookie draftato al sesto giro, ha dato il suo contributo, conquistando un importante primo down con una ricezione da 16 yarde. Ciliegina sulla torta è Dwayne Harris, che si sta affermando come un solido slot-receiver, rendendo un po’ meno urgente il ritorno di Victor Cruz.

Larry Donnell. Se i Giants giocassero solo nel Sunday Night, sarebbe il TE più forte della lega. Sei ricezioni, 35 yarde ed un TD, frutto di una ricezione ai limiti dell’incredibile (su lancio millimetrico di Eli) per quello che assomiglia sempre più al Dr Jekyll and Mr Hyde dei TE.

Le riserve. Otto giocatori in IR, altri otto infortunati out for the game. Ma non è finita qua: Jon Beason durante il primo drive difensivo ha subito una concussion, mentre gli ultimi drive offensivi, quelli decisivi, sono stati giocati senza Rueben Randle ed OBJ (poi rientrato solo per le ultime due azioni), entrambi costretti alla panchina da un infortunio ai muscoli ischiocrurali. Eppure chi è entrato non ha fatto rimpiangere i titolari. Mark Herzlich migliora ogni anno e quasi non ha fatto rimpiangere Kennard (e rimpiazzare il prodotto di USC non è affatto cosa semplice). Uani Unga è sempre più una certezza, un mese e mezzo fa non lo conosceva nessuno, la sua carriera sembrava finita causa infortuni ancora prima di iniziare ed invece ha sorpreso tutti rivelandosi uno dei più produttivi playmaker difensivi a disposizione di Spagnuolo. I già citati WR si sono fatti trovare pronti nel momento del bisogno. Kerry Wynn settimana dopo settimana si conferma un run stopper eccellete.  Altri “rimpiazzi” invece sono stati talmente positivi da meritare una promozione individuale. Tipo…

Damontre Moore. Eterna promessa che sembra non riuscire a sbocciare. Il coaching staff non si fida delle sue capacità di run stopper e, essendo la difesa contro le corse il nostro primo obiettivo, di conseguenza lo fa giocare solo da specialista della pass rush. Nelle prime uscite stagionali non era riuscito a farsi valere, contro i 49ers invece in appena 17 snap mette a referto due sack, un forced fumble, un tackle for loss ed una pressione sul QB. Pro Football Focus giudica la sua prestazione da cacciatore di QB con un +19.6. Difficile chiedere di più.

Will Tye. Dieci giorni fa era in practice squad. La settimana scorsa lo si è visto in campo giusto il tempo di commettere un drop. Il TE undrafted FA da Stony Brook (primo giocatore della storia di questa università a giocare tra i professionisti) invece domenica notte si è riscattato mettendo a referto 4 ricezioni per 48 yarde. Due particolarmente importanti, negli ultimi minuti della partita, quando il parco ricevitori era ridotto all’osso.

 

RIMANDATI

La difesa. Solo due FG concessi nel primo tempo, ben tre TD però subiti nel secondo. Gli infortuni erano tanti e dunque le scusanti ci sono tutte, bravi però i 49ers ad approfittare della nostra situazione precaria e giocare sui nostri anelli deboli: la solita assenza di pass rush, ieri sera per di più condita dalla serata no dei CB Trumaine McBride, apparso ancora non recuperato dall’infortunio, e Trevin Wade. Ad ogni modo, da un reparto che deve ancora trovare la giusta alchimia, è comunque lecito aspettarsi prestazioni sotto la media, bisogna augurarsi però che già dalla prossima partita si torni a giocare come nei match precedenti.

 

BOCCIATI

Pass Rush. Con l’eccezione di Damontre Moore, ancora una volta non pervenuta. Se di fronte avessimo avuto un “vero” QB e non un Kaepernick apparso molto poco sicuro dei suoi mezzi, probabilmente staremmo commentando un risultato diverso. Nelle prossime uscite sarà imperativo riuscire a generare pressione, speriamo che il ritorno di Ayers ed il recupero di Odighizuwa possano aiutare.

Andre Williams. Mai in partita. Tre portate, tre facciate contro il sedere dell’offensive lineman davanti a lui, zero yarde guadagnate. Passo indietro rispetto alle precedenti uscite.

 

 

ASSENTI GIUSTIFICATI

Ancora una volta il “reparto” più numeroso dei Giants è quello degli infortunati. Oltre agli otto giocatori in IR, hanno saltato la partita:

OL: Will Beatty (Pup List)

WR: Victor Cruz

TE: Jerome Cunningham

DE: Jason Pierre-Paul (Franchise), Robert Ayers, George Selvie

LB: Devon Kennard, Jonathan Casillas