PROMOSSI E BOCCIATI – New York Giants @ Eagles
Alzi la mano chi non se l’aspettava. Le premesse per una sconfitta c’erano tutte: l’assenza di 4 starter difensivi (tra cui Amukamara e Kennard, senza contare JPP ed i giocatori in IR) e gli infortuni di Randle ed OBJ che, sommati all’assenza di Cruz, hanno costretto Eli ad allenarsi tutta la settimana praticamente senza ricevitori titolari. Eppure c’è modo e modo di perdere.
Il primo drive offensivo è stato probabilmente il migliore da quando Ben McAdoo è il nostro Offensive Coordinator: 80 yarde macinate, 5 su 5 per Eli, ben 5 giocatori coinvolti tra WR e RB, il tutto condito da un bellissimo lancio per il TD di Beckham.
Poi il disastro. Errori su errori, con gran merito della difesa avversaria (front-7 in particolare), che hanno finito per mandare in confusione totale un attacco apparso ancora una volta incredibilmente psicolabile ed incapace di produrre punti per i successivi 12 drive offensivi, in quella che è sembrata una interminabile spirale di autolesionismo. Le scusanti ci sono tutte, quando non hai modo di allenarti con i tuoi ricevitori gli automatismi ne risentono, di fatti Eli è stato costretto a tenere in mano la palla molto più di quanto fatto nelle partite precedenti, con evidente difficoltà dell’OL non tarata per questo tipo di protezione, e come risultato il nostro QB è diventato un più facile bersaglio per una difesa avversaria già di per se talmente forte da non aver bisogno di aiuti del genere.
Come si evince da questo breve incipit, ancora una volta a perdere la partita è stato l’attacco. Encomiabile invece ancora una volta la difesa (non che siano mancati errori gravi anche in questa fase del gioco), che nonostante una situazione infortuni veramente al limite (basta pensare che tre quarti dei nostri DB sono stati costretti a giocare ogni singolo snap difensivo per mancanza di sostituti, arrivando perciò alla fine della partita, ovviamente, in evidente debito d’ossigeno), ha concesso solo 20 punti (di cui solo 10 nei primi 39 minuti di gioco) ad un attacco avversario comunque a sua volta apparso molto lontano dalla perfezione.
Questa edizione di “promossi e bocciati” rischia di essere piuttosto monotona: soprattutto in attacco non si salva quasi nessuno. Per l’occasione perciò è stato necessario un leggero cambio di formato, ad essere bocciati quindi non saranno giocatori, coach o reparti, ma determinate situazioni di gioco. Quelle che hanno lasciato scivolare nelle mani degli Eagles una partita, nonostante tutto, ampiamente alla nostra portata.
BOCCIATI
Secondo drive offensivo. Lancio perfetto in RedZone per Donnell, che riceve il pallone ma se lo fa strappare dalle mani da un bravissimo DeMeco Ryans. Come faccia un giocatore con delle braccia così grosse a farsi strappare così tanti palloni rimane un mistero. Il risultato della giocata è un intercetto che distrugge un drive che con ottime probabilità avrebbe portato punti ed un vantaggio importante sugli avversari (già sotto di sette) e che da il via alla sagra dell’autolesionismo firmata Giants.
Secondo drive difensivo. La difesa conquista il secondo 3&out consecutivo. Peccato Damontre Moore decida di placcare il QB avversario ad azione abbondantemente finita. Risultato? Roughing the passer che concede un primo down agli Eagles, che riusciranno poi a segnare il primo TD della partita. Potevamo essere 7-0, palla in mano, con la possibilità di rimediare subito all’errore di Donnell, invece ci siamo ritrovati 7-7 ed è stato l’inizio della fine.
Quarto drive offensivo. Traccia slant, Randle, in evidente difficoltà fisica, scivola quando Eli ha già iniziato a lanciare. Il lancio di Eli è orribile, viene intercettato dal DB avversario e riportato in endzone per il più facile dei pick-six.
Quinto drive offensivo. Apparentemente superato il momento di difficoltà, l’attacco torna a macinare yarde. In redzone però arriva un altro turnover, un evitabilissimo fumble di Jennings che spegne definitivamente le luci del nostro attacco. Da qui in poi saranno otto drive di 3&out o quasi.
Nono drive difensivo. Incredibilmente a metà terzo quarto la partita è ancora aperta. I Giants sono sotto, ma il punteggio di 17-7 ancora rende possibile un tentativo di rimonta. La difesa forza un altro 3&out, contro un più che imperfetto attacco. Harris ritorna il punt con efficacia guadagnando qualche yarda. Peccato che Whitlock nel frattempo si schianti sul punter e così un running into the kicker trasforma un altro 3&out in un primo down. Ed anche stavolta da una penalità nasce un TD. 24-7, cala il sipario.
PROMOSSI
OBJ e Rueben Randle. Il primo non si allena tutta la settimana, il secondo si allena ma è in evidente difficoltà fisica. Eppure ricevono quasi tutto quello che viene lanciato nella loro direzione.
Ereck Flowers. Come tutta l’OL, ha sofferto la condizione precaria in cui si muoveva il nostro attacco. La promozione viene data per la leadership mostrata in campo e sulla sideline. Ha solo 21 anni, è uno dei giocatori più giovani della lega, eppure quando le cose hanno iniziato ad andare nel verso sbagliato è stato proprio lui a fare la voce grossa, cercando di motivare i compagni di reparto.
Landon Collins e Brandon Meriweather. Altra solida partita della nostra coppia di safety titolare.
Star Wars – The Force Awakens. Nell’intervallo tra primo e secondo tempo è stato trasmesso il trailer del primo film della nuova trilogia di Star Wars. Nulla a che vedere col football giocato, ma è stata di gran lunga la cosa migliore della serata.