Jets 23-30 Patriots : recap
Abbiamo passato tutta la settimana antecedente a questo match dicendo che questa sarebbe stata la gara più difficile fino ad ora, e che i Jets rappresentino uno dei match up più complicati da qui alla fine della stagione, e la partita non ha tradito le attese, con gli ospiti che sono venuti a Foxborough non certo per fare da cornice all’ennesima passeggiata di Tom Brady, ma con le intenzioni più sincere di rubare la partita in casa dei campioni in carica. Del resto, lo stesso lineman Sheldon Richardson pochi giorni fa aveva assicurato una vittoria ai suoi fans, e fino a quando gli avversari non la capiranno che sparlare prima del match non fa altro che peggiorare la loro figura una volta sconfitti, sarà meglio per noi.
La Partita
Rientrava scalpitante il buon Brandon “JoJo” LaFell, dopo 6 settimane passate in riabilitazione, ma la sua gara sarà insufficiente (per non dire orrenda, lui stesso si è dato una “F” ai microfoni di ESPN) e viene da chiedersi se, proprio per i numerosi drops della nostra offense ma soprattutto suoi, che potevano costarci il match, non era meglio aspettare e farlo rientrare più avanti. LaFell concluderà con solo 2 catches per circa 25 yards; ricevitore migliore di giornata il buon Gronk con 11 ricezioni, alternate da un paio di drops anch’essi abominevoli, ma 1 touchdown e poco più di 100 yards.
Vogliamo aprlare delle corse? Basti pensare che il miglior runner è stato Brady, con 15 yards guadagnate su 4 tentativi ed 1 segnatura, con James White che otterrà ben 4 yards mentre l’opaco Blount, chiuderà con addirittura -3 yards di corsa.
Ma quindi, se consideriamo i nostri numeri, e li mettiamo a confronto degli ottimi numeri dei Jets, dove troviamo Fitzpatrick con 22 completi su 39 per 300 yards scarse e 2 TD’s, Decker che ha ricevuto 6 palloni per 94 yards e una nostra difesa sui passaggi lunghi assolutamente da dimenticare, come è stato possibile portare a casa la vittoria?
E’ stato possibile perchè c’è una stella che indossa la maglia numero 12 ed ha brillato ancora una volta più di tutti sul campo; un “ragazzo” che in estate ha deciso di migliorarsi (Brady…migliorarsi..) e lavorare sulla sua mobilità, sulle sue gambe e sulla rapidità nell’uscire dalla tasca nei momenti di pressione, e questo aspetto del “nuovo” Brady è tornato più che utile, direi necessario, per la vittoria di oggi ma anche per la vittoria sui Colts della settimana precedente. Non puoi vincere tutte le domeniche, e questa splendida etichetta di “undefeated” (imbattuti) è tanto bella quanto fragile anche se a noi non fa altro che ricordare il team del 2007, imbattuto e così perfetto, fino a quel maledetto Super Bowl. Ma se ogni domenica, scendi in campo con un fenomeno del genere dalla tua, hai grosse possibilità di portare a casa la W.
E quindi in una giornata senza il minimo supporto delle corse, senza il supporto di una difesa che è sembrata sempre disgregarsi sul più bello, permettendo ai Jets di convertire 8 terzi down su 14, e spesso con guadagni enormi, sale ancora un avolta in cattedra lui, e ricordiamolo, New York Jets capaci di entrare al Gillette oggi come miglior difesa della NFL!
Brady completa 34 dei 54 passaggi commessi, per 355 yards e 2 TD’s, e a questi numeri vanno aggiunti il suo personale touchdown segnato su corsa da 1 yard e un fumble recuperato da lui stesso. La difesa schierata dall’head coach Todd Bowles ha tenuto in partita gli ospiti fino all’ultimo quarto, periodo nel quale i Patriots sono tornati ad essere quella macchina da guerra che sanno essere, con un Gronk più dentro al match ed un Amendola capace di cose assurde e spettacolari.
Un altro aspetto che mi è piaciuto molto è stata la front seven difensiva; certo, associare qualsiasi considerazione positiva alla difesa vista coi Jets sembra fuori luogo, ma io continuo ad essere impressionato inanzitutto dal fatto che abbiamo lasciato all’asciutto le corse dei Jets che sono la loro arma numero 1, i fenomeni Collins e Chandler Jones collezionano un altro sack a testa, importantissimo il ritorno dall’infermeria di Hightower che sarà protagonista subito recuperando un fumble alla seconda giocata del match, e il buon Dominique Easley, diventato ormai protagonista delle formazioni difensive di coach Patricia.
Conclusione
Siamo primi nella division con 2 vittorie improtanti contro Jets e Bills, stiamo recuperando qualche pezzo importante senza aggiungere nuovi infortuni alla lista, e davanti ci si prospetta una schedule che offre Miami giovedì notte al Gillette stadium, gli indecifrabili Redskins sempre in casa la settimana dopo, per poi volare nella grande mela contro i Giganti, e il ritorno a casa contro Buffalo; se riuscissimo a concludere questo filotto con al massimo 1 sconfitta sarebbe grasso che cola.
il presente articolo è tratto dal blog PATRIOT REIGN