PROMOSSI E BOCCIATI – New York Giants vs Patriots
Perdere non fa mai piacere, certe sconfitte però sono meno negative di altre. Questa è una di queste. Sconfitta che fa male più alla classifica (complice la sconfitta di Eagles e Cowboys, una vittoria sarebbe stata importantissima), più che al morale. Perché questa partita ha lasciato la consapevolezza che i Giants possono giocarsela con tutti, anche con i più forti dell’NFL. Anzi, dirò di più, possono vincere contro tutti (così come ci possono perdere, ma questo è un altro discorso).
Ieri siamo stati particolarmente sfortunati in almeno tre episodi, in ordine cronologico: 1) Il fumble con cui Chandler Jones ha provocato in piena redzone l’unico turnover contro di noi, azione viziata da un chiaro grabbing the facemask proprio di Jones; sarebbe dovuto essere un 1&goal a tre yarde dall’endzone ed invece sfortunatamente gli arbitri non hanno visto il fallo e l’attacco ha dovuto lasciare il campo. 2) Beckham riceve perfettamente in endzone il pallone del TD probabilmente decisivo, mette due piedi a terra ma il difensore avversario è bravissimo a colpire il pallone e, per l’assurda regola NFL sulle ricezioni in endzone (Beckham doveva affermarsi come runner una volta ricevuto il pallone, ma per correre dove visto che era già arrivato dove doveva essere?), gli arbitri giustamente optano per l’incompleto. 3) Nell’ultimo drive offensivo dei Patriots, Collins intercetta Brady mettendo di fatto fine alla partita, peccato che cada male sul braccio lasciando cadere il pallone: incompleto. Il resto è storia: Brady con un bellissimo drive (approfittando, da vecchia volpe qual è, di tutte le nostre incertezze), porta l’attacco a distanza di FG ed il sempre perfetto Gostokowski mette la sua firma regalando la partita alla sua squadra.
Questa partita perciò da delle chiare indicazioni: il nostro attacco può segnare punti contro una delle migliori difese dell’NFL (24 punti segnati contro una difesa che in media ne concede 17), la nostra difesa, pur essendo spesso troppo disattenta, può limitare uno degli attacchi più prolifici dell’NFL (25 punti subiti da una squadra che in media ne segna 31). Forse quest’anno per la prima volta sia l’attacco sia la difesa hanno giocato bene, il nostro record di 5-5 quindi li dovrà costringere a continuare così, visto che questa sconfitta darà a Eagles e Redskins l’occasione di raggiungerci in vetta alla division, impedendoci perciò di commettere altri passi falsi. A cominciare proprio dalla prossima partita, dopo il bye, proprio contro i Redskins rivali divisionali.
PROMOSSI
Josh Brown. 4 field goal messi a segno su 4 tentativi. 23 su 23 in stagione. L’affidabilità fatta kicker.
Jasper Brinkley. Sarebbe il terzo MLB in depth e sta giocando solo per gli infortuni di Beason e Unga. Eppure in entrambe le occasioni in cui è sceso in campo è stato il migliore tra i compagni di reparto. In due partite ha messo a referto 24 placcaggi, un sack, due forced fumble ed un fumble recuperato. Al di là delle statistiche, con lui in campo la difesa è sembrata molto più attenta ed efficace almeno nel limitare il gioco via terra. Bisognerebbe chiedere allo staff difensivo perché l’abbia tenuto in panchina nelle prime otto partite.
Eli Manning. Altra partita praticamente perfetta del nostro QB, in una partita in cui ancora una volta, complice un running game inefficace, il peso dell’attacco era tutto sulle sue spalle. Un solo lancio sbagliato, affrettato perché praticamente già steso dal difensore avversario, di pochi millimetri lungo nella direzione di Tye, che poteva essere un comodo TD. Il fatto che questo sia stato il lancio più sbagliato della serata la dice lunga sul livello di prestazioni a cui ci sta abituando quest’anno Eli.
La pass rush. Finalmente. L’effetto Pierre Paul si sente eccome. Pur non mettendo a referto sack e giocando costantemente contro due bloccatori (se non tre), il nostro miglior DE riesce a portare pressione ben sette volte, deviando anche un passaggio. Ma soprattutto, proprio perché costringe la difesa a impiegare più bloccatori su di lui, ha aperto varchi per i compagni di squadra che sono riusciti a mettere pressione a Brady nel 65% dei casi in cui ha tentato un passaggio, mettendo anche a referto tre sack.
RIMANDATI
Odell Beckham Junior. Spettacolare il TD con cui ha aperto la partita, poi però, forse per la prima volta nella sua giovane carriera, si ritrova imbrigliato nella difesa tessuta dagli avversari, offrendo per tutta la partita un contributo minimo. Ha l’occasione per riscattarsi quando riceve perfettamente e con due piedi a terra il pallone del TD, ma, per l’assurda regola NFL sulle ricecezioni (e per la bravura del difensore), non riesce a finalizzare l’azione. Dopo un anno e mezzo da fenomeno, una prestazione sottotono (in cui comunque mette a referto più di 100 yarde ricevute ed un TD) possiamo concedergliela.
Special Team. Tutto bene fino al ritorno di Amendola che, se non fosse inciampato su un compagno di squadra, avrebbe potuto segnare un comodo TD. Segnatura che comunque è arrivata nell’attacco successivo. Eppure i nostri gunner erano in ottima posizione, è bastata però una finta di far rimbalzare il pallone per mandarli fuori giri. Questo team ha degli incredibili deficit di attenzione che a fine anno potrebbero costarci i playoff (ed a qualcuno anche il posto di lavoro).
BOCCIATI
Meriweather & Dahl. Partita nel complesso non negativa, con un errore però pesantissimo: lancio profondo di Brady, ricevuto dal fortissimo Gronkowki, Dahl cerca di intercettare ma è completamente fuori tempo e si scontra con Meriweather che tentava di recuperare con colpevole ritardo. Il risultato della giocata è il più lungo touchdown segnato in carriera dal TE dei Patriots.
Capacità di chiudere le partite. Quattro delle nostre cinque sconfitte sono arrivate con rimonte degli avversari dopo che entravamo nel quarto quarto, o negli ultimi due minuti, in vantaggio. Queste stesse quattro sconfitte sono arrivate con un margine totale di 9 punti dall’avversario. Il problema non è che i Giants perdono, ma che non riescono a vincere. La giocata chiave stavolta è un 4&10 a pochi secondi dalla fine, con Brady palla in mano obbligato a convertire il down per proseguire il tentativo di rimonta. La secondaria dei Giants, piuttosto disattenta, copre maggiormente la profondità del campo e Brady puntualmente converte il down con un comodo passaggio corto per l’inspiegabilmente libero Amendola. Errori e disattenzioni del genere, diversi nello svolgimento ma di uguale svolgimento, ci sono costate ad oggi quattro partite.
TITOLARI ASSENTI PER INFORTUNIO:
- OL: Justin Pugh
- TE: Larry Donnell
- WR: Victor Cruz (poi inserito in IR)
- LB: Uani Unga, JT Thomas
- CB: Prince Amukamara
- Titolari in IR: LT Will Beatty, MLB Jon Beason, DT Jonathan Hankins, FS Nat Berhe, FS Bennett Jackson