Bills 13-20 Patriots : recap

Risveglio amaro dopo questo match finito tardi, match che ha avuto una doppia faccia su praticamente qualsiasi aspetto rilevante, un pò come la partita stessa. Il Monday night per noi in Italia ha quel sapore dolce amaro, perchè puoi vedere la tua squadra ma ad orari spropositati, con la vita che poche ore dopo riparte e tu con gli occhi stropicciati devi ricominciare ma certamente felice per il risultato. Così è l’ambiente Patriots al momento, una altalena di belle notizie e brutte, di episodi favorevoli e di bastoni che cadono tra le ruote in seguenza. Match a doppia faccia su tutto dicevo, come per esempio il risultato, 20 punti per la nostra offense sono una miseria, e abbiamo anche sudato 7 camicie per farli, mentre invece 13 subiti sono un ennesima grande prova della nostra difesa, che imbarazza chi guarda i nomi in campo e ne legge il rendimento nelle statistiche. Anche gli infortuni vivono situazioni diametralmente opposte, con una difesa che recupera pezzi e piano piano va a ristabilirsi, mentre una offense ne vede altri cadere, in questo caso Dobson e Amendola, come se di ricevitori non se ne fossero rotti già abbastanza. Potrei anche fare mea culpa ed ammettere che aver scritto un pezzo infra-settimanale prevedendo che questo potesse essere il match della svolta per Dobson puzzava molto ti post malaugurante anche se non lo era ma i risultati sono stati quelli, e mi e vi prometto che d’ora in poi eviterò, se può aiutare la nostra causa. Dobson che sembra lievemente più grave del fastidio provato da Amendola ma al momento non vi sono news più definitive.

C’è anche da dire che bisogna dare atto a Rex Ryan di essere arrivato a Foxborough con le idee chiare, un gameplan difensivo impeccabile, e quando l’avversario è ben preparato va riconosciuto; la loro difesa ha messo in difficoltà tutta la sera il nostro attacco, e le continue rotazioni della linea offensiva hanno patito tutti gli schemi ibridi che la difesa ospite presentava. Spesso schierati con un blitz dichiarato per poi indietreggiare e coprire ogni zona, o al contrario con coperture numerose che si trasformavano i blitz a valanga, tutto questo ha fatto perdere molto tempo a Brady per comunicare coi suoi e alcuni giovani, come Marcus Cannon, hanno pagato dazio con una partita molto difficile ai limiti della bocciatura. Se parliamo però di audibles non possiamo non citare il più bello, quel “Rex Ryan” urlato da Brady nel primo drive di gara.

 

In un match lento, frammentato e difensivo, si andava verso l’intervallo sul punteggio di 3 a 3 coi Bills nella metà campo di casa, ma un grandissimo drive difensivo imbastito da coach Patricia inchioda i Bills al field goal, dopo che Devin McCourty vola in velocità verso la endzone per salvare quello che sembrava un TD già fatto da parte di LeSean McCoy, che servito da un bel campanile di Taylor doveva solo ricevere ed inginocchiarsi ma il gran lavoro del veterano da Rutgers lo impedisce. Calcio da 3 punti che verrà fallito da Carpenter colpendo il palo; questo lascerà sufficiente tempo a Brady per orchestrare un drive a fine prima frazione di gara, che culminerà col primo touchdown in NFL di James White, imbeccato da una traccia “flat”, supera un tackle di Corey Graham e si invola in endzone. James White che chiuderà il match con 4 azioni (2 corse e 2 passaggi ricevuti ) e 2 segnature, praticamente 2 touchdowns su 4 azioni, non male. Ad aprire il terzo quarto una delle chiamate più assurde della storia, e provo a raccontarvela ma non sarà facile : Tom Brady riceve lo snap, e non trovando nulla nella sequenza di letture trale proprie opzioni tiene palla ed inizia a muoversi verso la sideline; Tom Brady finta un passaggio e si avvicina a bordo campo, quando vede Danny Amendola liberarsi dal proprio marcatore, ma nello stesso identico momento, Rex Ryan decide di scattare davanti alla faccia dell’arbitro di linea laterale e indica Brady quasi come fosse chiusa l’azione, e l’arbitro fischia interrompendo di fatto una azione ancora viva. Brady in quel millisecondo invece lancia, rimanendo in campo, e Amendola riceve, con davanti a se una landa desolata di prati verdi che lo separano dalla endzone. Il frittatone è servito, e ti pareva non ci fosse di mezzo il buon vecchio Sexy Rexy. Vale la pena dirvi di immaginarvi i titoli dei giornali, ESPN, e altri se fosse capitato a Belichick? lasciamo perdere.

 

Gli arbitri dopo un breve dialogo converranno che l’errore è di quelli belli grossi, ed il risultato è che la azione, da regolamento, va considerata finita al momento della catch, alla quale si aggiungono 15 yards contro i Bills per quella che potremmo chiamare “invasione di campo” del loro head coach. I Patriots lasceranno il campo senza segnare nemmeno 1 punto, e in un match molto teso sul 10 a 3, questa azione avrebbe potuto avere un peso specifico davvero notevole. Fortunatamente per noi non lo avrà perchè vinceremo comunque, ma se avessimo perso se ne parlerebbe per mesi, o forse no. Sul drive successivo Buffalo riesce a entrare in endzone, o meglio a sfiorare il piloncino arancione con McCoy che in tuffo lo tocca col pallone quel che basta per portare sul pareggio i suoi, gara riaperta e momentum tutto a favore ospite. A metà del terzo quarto un bel completo su Amendola, che correrà tra i difensori avversari per una ventina di yards, ci porta in posizione favorevole a pochi metri dalla meta, meta che prendiamo immediatamente con il secondo TD di giornata di White su una corsa laterale, e punteggio nuovamente pro Patriots, che sul kick off seguente riusciranno anche a creare un fumble e ricoprire il pallone. Il fumble è stato creato dalla safety Brandon King, unito alla squadra a stagione in corso, che al momento guida con 7 tackles i suoi compagni di reparto, mentre per McKelvin il Gillette stadium si dimostra tabù sui ritorni, non nuovo ad errori decisivi. Punteggio sul +10 padroni di casa, e Buffalo che dovrà arrendersi ad una difesa magistrale che concederà solamente più un field goal, mentre dopo gli infortuni di Dobson e Amendola, la offense dei Pats rinuncerà di fatto a giocare, schierando sempre la medesima formazione, doppio o triplo tight end con corsa centrale di Blount, sempre con scarso successo.

Vittoria importante, che ci mette in condizione ottimale anche in vista AFC conference, non solo divisionale, ma come ormai accade troppo spesso, a carissimo prezzo.
Ho visto annate dove gli infortuni erano stati di meno, chiuse i maniera negativa per i troppi infortuni, e questa è la stagione dove ne conto di più. Siamo partiti dovendo fare a meno di un elemento come Develin, fullback titolare, che all’occorrenza aveva dimostrato di saper anche ricevere, ed è un giocatore sensazionale. Dopo di lui è arrivato il turno di Solder, left tackle titolare, quello che dovrebbe guardare le spalle dal lato debole al giocatore più importante di tutti. Adesso ci ritroviamo senza Lewis, Edelman, Dobson, Amendola e una linea offensiva che sta già facendo i miracoli considerando l’età di alcuni di loro e i numerosi cambi in corsa che coach DeGuglielmo chiama in game. Io tendenzialmente sono uno positivo quando si parla di football, anche perchè tifando Patriots è doveroso, ma vi dico non facciamoci illusioni e godiamo del momento, perchè io non ho mai visto nessun team con così tante defezioni arrivare in fondo e non credo saremo noi i primi ad arrivare a febbraio a Santa Clara con una manciata di undrafted o giocatori da practice squad. Il talento di Bill Belichick ti permette di giocare un football di altissimo livello con giocatori normali, e la mentalità di “next man up” significa che dal primo all’ultimo uomo a roster si deve essere pronti a scendere in campo e fare il proprio lavoro, ma così diventa troppo anche per lui, perchè per quanto puoi essere un luminare della palla ovale, purtroppo il talento non si insegna e quello non lo hanno tutti.

Articolo tratto dal blog PATRIOT REIGN