NFL week 12:Vikings @ Falcons recap
Minnesota torna da Atlanta con una vittoria che ha il forte sapore di postseason e approfittando del passo falso di Green Bay nel Thanksgiving day si riporta in vetta alla division in solitaria.Una cosa ormai è chiara da tempo,quando in campo ci sono i Vikings la partita non sarà mai spettacolare e divertente per un pubblico neutrale e anche domenica è stato cosi.Minnesota porta a casa la quarta vittoria consecutiva in trasferta(non succedeva dal 1998) nel modo che più gli appartiene:difesa solida e concreta che al netto di qualche penalità di troppo riesce ad annullare l’attacco dei Falcons costringendolo a 3 turnover e attacco ancorato intorno alle corse di Adrian Peterson,nessun big plays ma una catena mossa costantemente che permette all’attacco di controllare il cronometro con drive lunghi tenendo invece l’attacco avversario sulla sideline e quindi impossibilitato di segnare punti.
-ATTACCO-
Teddy Bridgewater 20/28 174 yard,1 INT,0 Sack
Adrian Peterson 29 corse 158 yard 2 TD,2 ric 29 yard
Kyle Rudolph 7 ric 53 yard
Stefon Diggs 4 ric 31 yard
Nella nfl moderna,sempre più orientata verso i passaggi,se il tuo qb lancia 174 yard difficilmente si possono vincere le partite,questo però non vale per i Vikings che infatti in stagione sono 6-0 quando Bridgewater lancia in una partita meno di 200 yard.La filosofia della squadra resta costruita attorno alle corse di Adrian Peterson e per ora i numeri danno ragione a Norv Turner.Non è un caso che nelle otto vittorie fin qui arrivate All Day ha corso più di 20 portate a partita,mentre nelle tre sconfitte appena 13.Contro la miglior difesa contro le corse dell’intera lega il rb ex università dell’Oklahoma ha sfoggiato l’ennesima prestazione impressionante di questa stagione,con numeri che assomigliano sempre più a quelli messi su nell’annata 2012 in cui Minnesota agguantò i playoff e lui infranse il muro delle 2000 yard corse.Tutta la squadra è al servizio del suo leader,spesso si vedono formazioni con 2 o addirittura 3 TE contemporaneamente in campo per aprire varchi,la linea offensiva rende meglio in run blocking che pass protection e si notano sempre più miglioramenti da parte del FB Zach Line nel portare blocchi per il suo running back.In tutto questo Bridgewater continua a non strafare,a non fare nulla di impressionante ma prendere ciò che la difesa avversaria concentrata sul fermare le corse gli concede.In occasione dell’intercetto in endzone da parte della safety Ricardo Allen va detto che la lettura è stata quella giusta(sfruttare un matchup a favore dell’attacco),decisamente meno la realizzazione con l’ennesimo lancio corto per il ricevitore.Tra i ricevitori altra prova più che positiva per il TE Kyle Rudolph che si dimostra un target affidabile nei momenti critici della partita con preziose ricezioni nel medio-corto yardaggio,a questo si aggiunge la solita dinamicità di Stefon Diggs che nonostante le 4 ricezioni su 4 palle lanciate verso di lui poteva esser cercato in maniera più numerosa.Ancora una volta zero ricezioni per Mike Wallace che per lo meno questa settimana si rende protagonista di due interferenze difensive commesse dai DB dei Falcons ai suoi danni che equivalgono a due primi down.
-DIFESA-
Robert Blanton 9 tackle,1 PD
Anthony Barr 8 tackle,1 sack,1 PD,2 FF
Captain Munnerlyn 3 tackle,1 INT,1 PD
Terence Newman 2 tackle,1 INT,2 PD
Everson Griffen 1 tackle,1 sack,1 TFL,2 QB HITS
Con la coppia di safety backup in campo per gran parte della partita data l’assenza di Harrison Smith per un infortunio al ginocchio e l’uscita dal campo prematura di Andrew Sendejo ci si aspettava che la secondaria Vikings potesse soffrire terribilmente il gioco di passaggio di Atlanta e invece anche per colpa di un Matt Ryan troppo impreciso si è riusciti a contenere il pericolo numero uno Julio Jones.Munnerlyn e Newman si son resi protagonisti di un intercetto a testa ma chi davvero ha giocato bene è stato Xavier Rhodes che ha dimostrato che quando è in giornata può difendere contro chiunque,anche il miglior ricevitore della lega.Jones ha chiuso la partita con 5 ricezioni su solo 7 palle lanciate verso di lui per 56 yard complessive che rappresentano per lui il minimo stagionale.Dove invece si è sofferto tremendamente è stato nel fermare le corse di Tevin Coleman che come Lacy la settimana scorsa ha chiuso il match superando quota 100(110 per l’esatezza);la linea difensiva di fronte a una delle migliori linee offensive della lega ha faticato a imporre la sua fisicità in particolar modo con Joseph che non è stato dominante come suo solito quest’anno,qualche penalità di troppo specialmente da parte di Tom Johnson che in due occasioni si è fatto beccare dagli arbitri in un uso illegale delle mani.Il premio di miglior difensore in campo va senza alcun dubbio a Anthony Barr perché se è vero che son i dettagli a far la differenza l’ex prodotto di UCLA si è reso protagonista di ben tre azioni difensive una più importante dell’altra ai fini del risultato:un fumble forzato su Coleman ormai involato verso la endzone nel primo quarto,un passaggio deflettato sempre su Coleman che ha impedito il concretizzarsi di un big play e per finire un sack con relativo fumble che ha chiuso definitivamente la partita su un decisivo quarto down.In assenza di Smith,Barr ha preso in mano la guida della difesa e fatto vedere perché coach Zimmer era entusiasta di lui nel draft del 2014,un giocatore con quell’intelligenza e quella stazza non è facilmente trovabile in giro,meno bene invece il suo compagno di reparto Erick Kendricks che forse ancora sofferente per un infortunio alle costole delle settimane scorse si è visto spesso spostato dai blocchi avversari.
-SPECIAL TEAM-
Blair Walsh 2/3 FG
Jeff Locke 2 punt 47.5 avg,1 inside 20
Blair Walsh ha sbagliato sul finire del primo tempo un field goal dalle 51,ma poi nella ripresa ne ha messi due rispettivamente dalle 29 e 39 yard.Jeff Locke chiamato in causa solo due volte ha puntato bene sfruttando anche il vantaggio dell’assenza di vento perché si giocava in un dome.Nei ritorni invece una penalità da parte del rientrante Josh Robinson su cui bisogna lavorare per tornare ad essere quel reparto disciplinato che si era fino a due settimane fa.
-CONCLUSIONI-
Modo migliore per superare la sconfitta interna contro i Packers non poteva esserci,bisognava subito rispondere presente perché come detto in settimana da coach Zimmer:”perdere una partita dopo 5 vittorie non è un dramma,il dramma sarebbe perderne due”.Con questa vittoria oltre a riguadagnare in solitaria la vetta della NFC North,i Vikings(8-3) fanno un sostanzioso passo in avanti verso la conquista dei playoff,in caso di arrivo a pari record con i Falcons(ora fermi a 6-5) la vittoria nello scontro diretto sarà decisiva,per questo motivo con 5 partite ancora da disputare mancano 2 vittorie per ipotecare la qualificazione a cominciare da settimana prossima quando arriveranno a Minneapolis i Seattle Seahawks anch’essi in piena lotta playoff.