A volte ritornano. New York Giants @ Dolphins
Dopo tre sconfitte consecutive, I Giants tornano a vincere, battendo fuori casa i Dolphins con il punteggio di 31-24. La prima notizia dunque è proprio che i Giants sono riusciti a vincere una partita senza bruciare negli ultimi minuti il vantaggio, come troppe volte è successo quest’anno (se le partite durassero 120 secondi in meno, le vittorie stagionali sarebbero state undici a fronte di due sole sconfitte).
Questa è stata la prima partita in cui le aspettative di inizio stagione sono state mantenute: difesa che soffre (per mancanza di talento così come per abbondanza di infortuni, visto che gli starter ormai si contano sulle dita di una mano) e attacco che vince la partita, giocando anche col cronometro per non dare modo all’attacco avversario di ritornare in partita.
Ci sono ancora speranze di playoff: bisogna sperare in almeno due sconfitte dei Redskins nelle prossime tre partite ed allo stesso tempo vincerne almeno due. L’ideale sarebbe iniziare dalla settimana prossima, ma gli imbattuti Panthers al momento sembrano un ostacolo il cui superamento pare ben oltre le nostre capacità.
PROMOSSI
Eli Manning. Dopo una serie di partite sotto tono, in cui comunque i compagni di reparto, Beckham escluso, non hanno fatto nulla per aiutarlo, il nostro QB è tornato a giocare ai livelli che gli competono. 27 passaggi completati su 31 (87.1%), 4 TD, 151.3 di rating. Impressionano soprattutto la capacità di lettura della difesa avversaria e la velocità di esecuzione (2.26 secondi in media per liberarsi del pallone, nessuno meglio di lui sotto questo aspetto), grazie alle quali riesce a non subire nemmeno un sack, nonostante una linea avversaria di tutto rispetto ed una linea offensiva invece in seria difficoltà a causa degli infortuni. Che Eli appartenga all’elite dei QB è fuori discussione, prestazioni come questa però dimostrano come forse sia solo la discontinuità a precludergli l’ingresso nell’ “elite dell’elite”. Perché in quanto a talento non è secondo a nessuno.
Odell Beckham Jr. Fa ancora notizia il suo inserimento tra i promossi? Il nostro miglior giocatore sta continuando a battere record NFL e di franchigia, tanto che forse (ma nemmeno troppo forse) meriterebbe un articolo a parte. 7 ricezioni su 9 lanci in cui è stato cercato, 166 yarde ricevute e due TD. Ma meglio che a parlare siano le immagini:
https://www.youtube.com/watch?v=Q-7evdvdT7I
L’azione a 1.02 è da lustrarsi gli occhi. La traccia chiamata al nostro n.13 è una slant, la safety dei Dolphins si muove per ostacolare la linea di corsa ed il CB, sbagliando a non coprire il suo compagno di squadra, prova ad inseguire Beckham. Sia lui sia Eli fanno la stessa lettura ed improvvisano una giocata, non provata in allenamento, che punisce la difesa avversaria con il TD decisivo.
Will Tye. Undrafted free agent da Stony Brook, ritrovatosi TE titolare complici gli infortuni di Fells prima e Donnell poi. Da quando è entrato in campo ha ricevuto tutto quello che è stato lanciato nella sua direzione, affermandosi come uno dei bersagli preferiti di Eli.
Weston Richburg. Perché quando c’è lui in campo la nostra OL cambia faccia. E’ entrato nell’NFL con la fama del migliore tra i pari ruolo e sta decisamente mantenendo le aspettative.
Jason Pierre-Paul. Vale quanto detto per Richburg. Da quando è rientrato la DL è tutta un’altra cosa. I numeri non ingannino: mancano i sack, ma la pressione sul QB è costante così come sono costanti i raddoppi da parte dell’OL. Ed a beneficiarne sono i compagni di reparto.
RIMANDATI
Craig Dahl. Probabilmente il giocatore più scarso a cui ho visto vestire una maglia da titolare (complice l’assenza di Meriweather) da anni a questa parte. Safety che non copre, safety che non placca. Però gioca perché in teoria sa quello che deve fare. Non ho la memoria corta: nemmeno Kuhn (forse nemmeno Kiwanuka) probabilmente è tanto dannoso. Questa settimana non è tra i bocciati solo perché ad un certo punto ha azzeccato una giocata, un passaggio rotto su un 3&20 che se convertito avrebbe dato serie possibilità ai Dolphins di pareggiare. Troppo poco. Con Cooper Taylor in campo la difesa è sembrata molto più attenta.
Le corse. Per quanto si sta correndo male, si corre troppo. Al nostro coaching staff manca il coraggio di puntare su quello che funziona (i passaggi), evitando di sprecare troppi down ed energie in quello che non funziona (le corse). Chissà che Belichick non impartisca lezioni. Magari potrebbe insegnare ai nostri coach anche come utilizzare Vereen al meglio, visto il suo a tratti imbarazzante sottoutilizzo fuori dal backfield.
BOCCIATI
Prince Amukamara. Serata negativa per il nostro CB. In difficoltà per tutto l’arco della partita, Tannehill ha sempre completato il passaggio quando ha lanciato nella sua direzione. Amukamara ha il potenziale per essere uno dei migliori corner della lega, probabilmente già potrebbe essere nella discussione, contro i Dolphins però ha avuto una giornata a dir poco negativa.
Cullen Jenkins e Damontre Moore. Nulla a che vedere con la partita, ma le vicende della settimana non potevano che garantirgli un posto in questa sezione. A Moore per aver deciso di voler giocare tra i professionisti senza essere professionale, a Jenkins, un milionario, per aver provocato il ben più giovane compagno di squadra quando veramente non ce n’era motivo. Una storiella senza vincitori ma con due vinti.