Titans 16-33 Patriots : recap

Mariota is in town

 

Numerose erano le insidie nascoste in un match di fine stagione contro una squadra che non ha più nulla da dire, sono esattamente le trappole che rischiano di metterti i bastoni tra le ruote; Il palcoscenico per i Titans era affascinante, e molti dei loro giovani playmakers come il qb Mariota, il WR Green-Beckham ed il veterano tight end, Delanie Walker, che lo stesso Belichick aveva sottolineato di temere in settimana per la varietà di cose che riesce a fare bene sul campo da gioco. Del resto i Titans hanno dato del filo da torcere a Carolina in una gara, persa per 27-10, dove Cam Newton aveva trovato più difficoltà di quelle immaginate, ma è anche vero che spesso quando questi giovani teams incontrano il meglio della classe danno il loro meglio dando vita a gare molto positive.

Ieri questo non è successo, o meglio, la sfida messa sul terreno dai Titans non è stata sufficiente ad impensierire i campioni in carica; una volta messo a tabellone un vantaggio sufficiente, Brady e la sua offense hanno sì stentato, lasciando alla difesa il compito di chiudere il match, ma veniva meno anche la fame e la necessità di correre a segnare punti, visto che di calcio in calcio i 3 punti a drive (o quasi) che segnava Gostkowski bastavano e avanzavano.

C’è poi l’annoso problema degli infortuni, anche se quelli di ieri per i Patriots non sono esattamente roba nuova; Chung, dopo aver subito un brutto colpo al fianco, è uscito molto dolorante, ma è uno di quei colpi più brutti a vedersi che minacciosi a lungo termine, ed infatti dall’infermeria di Foxborough emerge già cauto ottimismo sul fatto che Chung di fatto non abbia nulla. Discorso diverso per Hightower e Amendola, che soffrono entrambi un riacutizzarsi dei problemi al ginocchio che hanno afflitto la stagione dei due cardini del team. L’uscita dal match non può dirci molto, anche perchè la gara era in controllo e non aveva senso rischiarli, ma se per Hightower le circostanze sono state diverse (una botta) Amendola ha (di nuovo) fatto tutto da solo, su un punt return dove nessuno lo ha colpito ma lui correva in maniera decisamente goffa per poi uscire dalla sideline. Col bye assicurato si gioca solo ed esclusivamente per il primo posto conteso con Cincinnati, dove noi avremo le trasferte di Jets (molto ostica) e Dolphins, mentre i Bengals non possono certo dormire sereni dovendo affrontare i Broncos con l’obbligo di vincere e i Ravens fuori dai giochi ma mai domi.

 

La partita

 

E’ spaventosa la differenza di produzione tra i due QB’s che si sono succeduti per i Titans, e non è esattamente quello che i tifosi dei Patriots vorrebbero vedere, con un Mariota completamente preda delle grinfie dei difensori che concluderà prima di uscire per infortunio all’intervallo con 3 completi su 6 per 32 yards, mentre il suo sostituto Zach Mettenberger chiuderà con 20 completi su 28 per 2 touchdowns e 2 intercetti. Ora : è vero che Mettenberger non aveva nulla da perdere e ha dovuto lanciare molto per recuperare o almeno provare a mettere punti sul tabellone in fretta e furia mentre Mariota aveva un approccio più studiato e si affidava maggiormente alle corse, è vero che la nostra difesa dopo che il match era non dico chiuso ma quasi, si è limitata a contenere, è vero tutto ma dobbiamo prendere atto del fatto che nella ripresa l’attacco dei Titans è sembrato un pò troppo libero di spaziare, e su questo a mio avviso ha pesato, e molto, l’assenza della safety titolare McCourty; ironia della sorte questo doveva essere il “McCourty derby” (il fratello Jason gioca corner a Tennessee) ma entrambi erano out per infortunio. Il suo diretto sostituto, Harmon, era spesso in ritardo su alcune coperture e su alcuni aiuti in raddoppio dove normalmente D-Mac non lascia spazio di catch al ricevitore mentre invece Harmon aveva sempre quel metro o due di ritardo sufficienti per un qualsiasi ricevitore NFL per portare a termine la catch. Per quanto riguarda il nostro attacco invece sembra essere tornato il running game, paradossalmente pur con l’assenza di Blount. A guidare la carica è il rookie Joey Iosefa, già idolo dei tifosi per la sua fisionomia caratteristica, che chiuderà il match con 14 portate per 51 yards e si presenta al pubblico di Foxboro demolendo un povero defensive back avversario su una delle sue prime giocate. Lo seguono a ruota l’ottimo Bolden (10 per 36) e White, che nonostante l’unica corsa per 6 yards, ha ricevuto 7 palloni per 71 yards, senza contare una bellissima catch and run da 30 e passa yards annullata per un fallo inesistente di Martin.

 

Finalmente possiamo ammirare un LaFell degno della maglia che indossa, con una prova convincente con 4 ricezioni per 88 yards delle quali la più lunga (33 yards) su una traccia profonda dove finalmente lui e Brady hanno mostrato un pizzico di feeling mancato fino a quel momento, in questa stagione. Anche la nostra difesa ha prodotto ma a questo siamo abituati; un intercetto per il solito Malcolm Butler (ne avrebbe 2 ma uno è stato cancellato da una flag) e un ulteriore intercetto per Jamie Collins, che ha approfittato di una deviazione su un passaggio per raccogliere l’ovale e riportarlo in posizione vantaggiosa per la nostra offense. Continua anche il festival del sack, con lo stesso Collins a metterne a referto 1, seguito da Jabaal Sheard (1) e Akiem Hicks (1) ma la stella tornata a splendere è quella di Chandler Jones, che dopo qualche gara non brillantissima ha chiuso quella di ieri con ben 2 sacks.

 

Lo scenario

 

La nostra giornata non terminava al fischio finale, ma proseguiva in quel di Pittsburgh all’Heinz field, dove una eventuale vittoria degli Steelers sui Broncos ci avrebbe dato il bye matematico per iniziare la scalata al titolo. All’intervallo di questo match ho spento e me ne sono andato a dormire, perchè Osweiler pareva Montana e la difesa giallo-nera era un colabrodo allucinante, con Denver che guidava qualcosa come 27-7 se non vado errato. Stamane leggo che Big Ben ha saputo ribaltare completamente il tutto mandando a casa Denver con una sconfitta e mandando alla post-season noi col riposo alla prima settimana.

Quello che rimane da chiarire per noi, è il seed ovvero la posizione che avremo, che al momento ci giochiamo con Cincinnati e siamo davanti a loro per differenza di 1 match. Sarà molto curioso vedere come il coahcing staff deciderà di affrontare le trasferte divisionali con Jets e Dolphins sapendo che il bye è ormai una certezza ma il primo seed no, e sarà importante gestire al meglio tutti quei giocatori che al meglio non sono, come Amendola, Chung, McCourty, Edelman, Hightower e altri.

Articolo tratto dal blog PATRIOT REIGN