Week16: BENGALS 17 @ Broncos 20 (OT)
Nel Monday Night Football abbiamo assistito alla vittoria all’overtime che probabilmente consegnerà il seed numero 2 (e quindi il bye) a Denver e di conseguenza il seed 3 a Cincinnati. Al contrario dei media nazionali (americani ovviamente) che si aspettavano la sconfitta dei Bengals e che quindi hanno posto l’attenzione soltanto sullo scambio di seed virtuale tra le due contendenti, in attesa di Broncos-Chargers, ho constatato una buona dose di negatività per quanto concerne la stampa locale (e di conseguenza la fanbase). Ormai questo tipo di reazione è una consuetudine, quando si tratta di primetime o di playoff nessuno si sorprende quando arriva una sconfitta, e nonostante ci sia stato un notevole miglioramento per quanto riguarda il record stagionale negli ultimi anni, la mentalità “da perdenti” (non in senso negativo sia chiaro) nei momenti importanti è rimasta. Ovviamente era difficile andare a Denver, con un QB alla seconda da titolare in carriera e un running game penoso e vincere contro la miglior difesa della Lega, ma vedere il “come” la sconfitta si è sviluppata non può che lasciare molta delusione e amarezza per l’occasione sprecata. Inutile dire che un bye avrebbe dato una settimana in più a Dalton per recuperare, ma non solo, nel caso di vittoria alle wild-card si dovrà andare a giocare ancora a Denver, invece di ospitarli a Cincinnati, e per Dalton, oltre al fattore campo, ci sarà il problema di giocare con un pollice fratturato ad una temperatura molto più bassa, con il rischio di perdere sensibilità.
La delusione deriva dal fatto che sostanzialmente la partita è stata “buttata via”, non a causa di turnover o grossi errori difensivi, ma a causa di un gameplan eccessivamente conservativo in attacco e una mancanza di aggiustamenti nel momento in cui Denver ha cominciato a chiudere i down, cosa che non ha fatto per l’intero primo tempo (escluso l’ultimo drive). Senza nulla togliere al secondo tempo dei Broncos con Kubiak che ha saputo ribaltare il 14-3 dell’intervallo, si può trovare un’analogia proprio con la partita precedente di Denver contro gli Steelers, nella quale la squadra del Colorado si è fatta rimontare nel secondo tempo non riuscendo a segnare. L’episodio che ha cambiato l’inerzia della partita è stato il field-goal sbagliato da Mike Nugent, in pochi minuti si è passati da un possibile 17-0 al 14-3.
Escluso il fumble finale, che forse sarebbe stato comunque sack visto che Andre Smith (ancora una volta una brutta prestazione per l’OT) aveva già perso l’uomo, A.J. McCarron ha giocato un’ottima partita. Nel primo tempo è stato quasi perfetto, con 7 terzi down chiusi su 8, nei primi due drive sono arrivati due TD dopo più di 80 yard guadagnate, senza big play, ma con un’alternanza equilibrata di lanci e corse. Escluse un paio di slant è interessante notare che la maggior parte dei lanci sono stati effettuati su tracce “ad uscire dal campo” come out, corner o comeback, con i quali ha dimostrato di avere già un ottimo feeling con Green e Jones. In questo modo è riuscito a tenere la palla lontana dalle mani dei DB avversari, essendo tracce difficili da intercettare. Per intenderci, sono tracce che Dalton sfrutta molto raramente, di solito preferisce lanciare all’interno dei numeri, ma l’assenza di Eifert oltre che la pericolosità della difesa avversaria deve aver convinto a optare per lanci più esterni. Il 22 completi su 35 è frutto del fatto che spesso ha dovuto lanciare fuori dal campo per la pressione, non ci sono molti palloni caduti in campo, a parte un drop di Kroft su un terzo e uno di Jones tutt’altro che facile da tenere. Il discreto successo delle corse nel primo tempo ha portato Hue Jackson ad insistere ancora di più nel secondo, nonostante Denver dopo l’intervallo sia riuscita a diminuirne notevolmente l’efficacia, complice anche l’infortunio dell’H-back Ryan Hewitt. Alla fine saranno 27 portate per i RB per un guadagno di 77 yard, cioè neanche 3 yard di media a portata. L’approccio sbagliato secondo me si può notare guardando il drive nel terzo quarto in cui, sulle proprie 5 yard, per due volte sul 2nd & 20 e sul 3rd & 20 sono state chiamate due corse di Bernard. Lo potrei capire se fosse stato a fine partita con un buon vantaggio, ma nel terzo quarto, con 4 punti di vantaggio, è una scelta “da perdente”, e soprattutto dimostri di non fidarti del tuo QB che fin a quel punto aveva giocato sopra le aspettative. Sia in quella situazione che in altre avrei preferito vedere un po’ più di coraggio e lanciare medio-lungo, anche per tenere un po’ più alte le safety avversarie come nel primo tempo. La prestazione di Green a mio parere è negativa, nel primo tempo ha fatto tre catch da fenomeno, compreso il TD, ma nel secondo quando si doveva puntare sulla stella per chiudere la partita, un po’ come ha fatto Antonio Brown la settimana scorsa, ha droppato due palloni su due dei tre unici lanci lunghi della partita, uno da solo in endzone dopo aver rallentato inspiegabilmente pur essendo libero e il secondo conteso col CB Chris Harris. Nonostante i numeri, sia statistici che da highlights troppo spesso abbiamo parlato di partite in cui, al momento decisivo, un suo errore o semplicemente la sua mancanza di volontà nel lottare per un pallone hanno deciso il risultato. E’ difficile perdonare errori del genere, o per esempio il fumble contro Houston all’ultimo drive, ad un ricevitore che prende 15 milioni a stagione.
Per quanto riguarda la difesa, purtroppo giocare bene per 50 minuti contro un attacco del tutto valido non è sufficiente se il tuo attacco riesce a segnare solo 3 punti dopo il primo quarto di gioco. Basti pensare che l’attacco di Denver ha giocato solo 16 azioni nel primo tempo, ma ha preso fiducia dopo il FG sbagliato appena prima dell’intervallo, mentre quello dei Bengals ha passato la maggior parte del secondo a guardare la difesa stancarsi a causa dei propri 3 & out. I risultati sono stata la corsa di C.J. Anderson da 39 yard, nella quale 5 Bengals sono arrivati a sfiorare il tackle, ma nessuno è arrivato abbastanza vicino per il placcaggio e i drive successivi in cui Osweiler ha attaccato con decisione le coperture con lanci di media gittata, cosa che non ha fatto il nostro attacco per tutto il secondo tempo. Per quanto riguarda il primo TD di Denver in apertura di terzo quarto (che ha portato al 14-10) credo che sia in parte figlio dell’infortunio di Leon Hall che ha portato all’ingresso di Josh Shaw come nickle il quale un paio di azioni dopo ha avuto l’incomprensione con Adam Jones che ha portato al TD di Sanders.
Ancora una volta è stato pessimo Tate che sui ritorni di punt va indietro invece di avanti, assolutamente da lasciar andare a fine stagione, e le penalità, non tantissime, ma comunque nei momenti sbagliati. In particolare quella di Burfict, anche se quando ha iniziato a cercare di strappare la palla dal ricevitore dei Broncos erano ancora in campo e gli arbitri non hanno fischiato quando ha messo un piede fuori, ma hanno lanciato direttamente la flag, come se fosse un po’ sulla fiducia.
A questo punto per ottenere il bye sarà necessaria una vittoria nostra e una sconfitta di Denver o una sconfitta nostra e di Denver e una vittoria dei Chiefs con Detroit. Secondo me sarebbe più giusto che si giocasse alla stessa ora, ma Denver giocherà sapendo già entrambi i risultati, potendo decidere se far riposare i titolari o meno. Per quanto ci riguarda non so se è meglio sperare nella sconfitta di Denver e schierare i titolari contro i Ravens o giocare con le riserve e augurarsi che in ogni caso i Chiefs non si suicidino contro i Lions. Forse sarebbe meglio davvero schierare le riserve, visto che di certo essendo una partita divisionale i Ravens non si sentiranno ancora in vacanza, e McCarron (distorsione al polso sinistro) e altri acciaccati dovranno recuperare per la prima di playoff, la buona notizia è che oggi Eifert è uscito dal protocollo per concussion e ha ricominciato ad allenarsi.
MVP offensivo McCarron, per aver giocato oltre le aspettative, e Dunlap che con i 3 sack registrati ha segnato il record in stagione per un Bengals con 13,5. Dunlap ha beneficiato di un RT malconcio, che forse poteva essere attaccato maggiormente da Guenter, invece di mandare in blitz solo i 4 in linea come fa nel 99 % dei casi.