Week17: Ravens 16 @ BENGALS 24

Non si è conclusa nel migliore dei modi l’ultima giornata di Regular Season, infatti nonostante la vittoria, la sconfitta dei Jets e le vittorie di Steelers e Broncos, hanno realizzato quello che era lo scenario peggiore alla vigilia. Infatti Ryan Fitzpatrick ha deciso di dar ragione alle mie perplessità proprio nel momento peggiore possibile, perdendo il rematch contro l’ex Rex Ryan e la prevedibile ma non nettissima vittoria di Denver con San Diego ci ha portato da una possibile giornate di bye ad un pericoloso terzo round con gli Steelers. Tra qualche giorno parlerò di più di quello che ci aspetta nelle prossime settimane, mentre ora vorrei fare una brevissima analisi della vittoria contro i Ravens.

Premettendo che il risultato di questa partita sarebbe stato importante nella determinazione dei seed solo in caso di sconfitta sia di Denver che di KC (quindi con una probabilità molto bassa), non sono del tutto convinto della scelta di schierare tutti i titolari dall’inizio alla fine, anche quelli appena rientrati dagli infortuni. Fortunatamente nessun giocatore importante ha subito conseguenze escluso Emmanuel Lamur (out for season per un infortunio al ginocchio), che comunque non è uno starter e quest’anno ha giocato decisamente male. Anzi forse può essere un’occasione per vedere in campo di più il rookie terzo giro P.J. Dawson, che per quel poco che abbiamo potuto vedere sembra un giocatore interessante. Certo testarlo un po’ di più prima sarebbe stato meglio, ma sappiamo che con Marvin Lewis i rookie ormai giocano solo se è strettamente necessario. Per quanto riguarda l’attacco la scelta è più comprensibile, rodare ulteriormente McCarron è stata sicuramente una scelta condivisibile, ma alcuni difensori, in particolare Pacman Jones, Leon Hall e George Iloka, che hanno avuto problemi fisici quest’anno forse era meglio lasciarli in panchina.

Finalmente si è svegliato Jeremy Hill, della serie meglio tardi che mai, 16 portate per 96 e un TD da 38 su un quarto e uno sono la migliore prestazione di stagione perché, come ho più volte sottolineato, gli 11 TD segnati sono dati dal fatto che il passing game riuscisse a guadagnare terreno e si decidesse di entrare in endzone correndo di potenza, infatti le 3,6 yard di media a portata stagionale dimostrano il suo effettivo scarso rendimento. Quanto sia demerito dei Ravens o merito della O-line dei Bengals è difficile a dirsi, di certo la linea dovrà giocare meglio di come ha fatto con i Ravens, anche in protezione, se vogliamo avanzare ai playoff. Come al solito avrei preferito un approccio offensivo un po’ più aggressivo, giusto per testare McCarron in vista dei playoff, in una situazione con molta meno pressione, ma Hue Jackson non si è discostato dal suo tipico atteggiamento conservativo (soprattutto nel quarto quarto), rischiando ancora una volta di farsi recuperare, questa volta dai Ravens, che a 2 minuti dalla fine erano ad una segnatura di distacco.

Molti collegano Jackson al miglioramento di Dalton, ma io guardando le partite, non posso che constatare la mancanza di aggiustamenti e le chiamate discutibili durante le stesse, soprattutto nella seconda metà. Browns, 49ers e Dolphins hanno chiesto di intervistarlo, evidentemente non la pensano come me.

Come è solito fare contro i Ravens, A.J. Green si è fatto notare per due catch da fenomeno, dando una mano ad un attacco un po’ titubante e Tyler Eifert ha segnato l’altro TD su pass di giornata con una ricezione da 22 yard, perfettamente lanciato da McCarron contro una difesa a zona dei Ravens.

In difesa bisogna fare il solito monumento a Vontaze Burfict che mette una pezza ovunque ci sia un errore di un compagno, impedendo grossi guadagni agli avversari, 12 tackle ed un intercetto in tuffo per lui. Soprattutto nel secondo quarto Ryan Mallett è riuscito a completare qualche passaggio di troppo per spostare la catena in situazione di terzo down, al contrario l’attacco nero-arancio ha chiuso ben zero (zero!) terzi down. Mi piacerebbe chiedere a Jackson come sia possibile pensare di vincere ai playoff con una statistica del genere. C’è da dire che con Dalton la statistica era addirittura tra il 40% e il 50%, ma se pensiamo che Dalton cambia la schema chiamato dalla sideline il 40% delle volte, forse possiamo trarre delle conclusioni che non elogiano ancora una volta l’operato di Jackson.

Anche Maualuga, autore dell’intercetto all’ultimo minuto che ha chiuso la partita, diventa un ottimo giocatore accoppiato con Burfict, e non facciamo altro che parlarne bene dalla week 8 (cioè da quando è tornato Burfict), mentre prima spesso l’avevamo criticato per la sua lentezza e gli errori in lettura.

Buon prestazione per i soliti Dunlap, Atkins e Pacman Jones e per gli special team che non sbagliano nulla, del resto non è corretto parlarne solo quando commettono degli errori, come le scorse settimane.

Per la terza volta i Bengals concludono la stagione 12-4, le altre due volte sono andati al Super Bowl, le quattro partite perse potevano tranquillamente essere vinte essendo state perse per 4 punti o meno e comunque a causa di errori evitabili, esclusa ovviamente la partita in cui si è infortunato Dalton, il cui infortunio ha scombussolato il match. Per la sesta volta nelle ultime sette stagioni abbiamo almeno l’occasione di giocare ai playoff (quinta volta consecutiva), pur essendo nella division più forte della NFL (parlo dell’ultimo decennio, non di quest’anno in particolare) che non è proprio un brutto risultato, abbiamo il roster per battere chiunque, ma anche la fama di poter perdere con tutti in post-season, sarà la Befana che porta sfortuna… Come già detto vi rimando all’articolo che scriverò tra un paio di giorni per l’anteprima delle wild-card.