Green Bay Packers @ Washington Redskins: ultimo atto della stagione
Stiamo calmi. Non abbiamo fatto niente in più e niente in meno della partita che, potenzialmente, potevamo fare. Come sempre detto siamo un team ‘work in progress’ e la posizione di Wild Card Round è stata forse anche troppo, per quello che avevamo espresso in campo durante la Regular. Abbiamo approfittato del poco espresso, per problemi di coaching o per infortuni , dalle avversarie della Division, che sono state il nostro serbatoio di vittorie. Fuori dalla NFC East abbiamo battuto i Rams, i Bucs, i Saints ed i Bills, l’unica squadra di una certa portata è stata quest’ultima. Questo giusto per non deprimerci troppo per una sconfitta che in una qualche maniera è stata meritata. Probabilmente, per non dire sicuramente, non sarebbe cambiato scenario neppure incontrando i Vikings o i Seahawks. Non siamo ancora attrezzati, l’importante è non perderci.
L’attacco, per il futuro, avrà bisogno di trovare un sistema efficiente di run bloking sulle corse, che per troppe volte sono state carenti quest’anno ed anche Domenica hanno messo in mostra le solite mancanze, probabilmente Long potrebbe essere sufficiente come Left Guard, vista la sua crescita, ma serve un buon backup, in più va risolto il problema del centro, se deve essere Lichtensteiger è inutile tentare una Power run nei suoi gap, se lui è il giocatore preselto bisogna impostare la linea su una Run Zone che porti i Back a correre verso l’esetrno, dove Morris dà il meglio di sé. Critiche da playoff a parte il reparto ricevitori va bene così com’è, DeSean Jackson compreso, che evidentemente si è un po’ perso in attacco nello scontro contro i Packers, ma a cui il coaching staff, una volta visto il sintomatico raddoppio di Reed lasciando uno a uno D-Jax e Garcon, non è riuscito a dare un gioco consistente. Certo, è stata complice una OL non brillante come altre volte, soprattutto perché non è, alla fine, riuscita a lasciar giocare con la consueta tranquillità Cousins, del resto era nota la attitudine soprattutto difensiva di Green Bay, quest’anno. Le carenze importanti, lo sappiamo bene, sono in difesa.
Da una parte il talenti, in alcuni ruoli latitano, dall’altra parte non è stato convincente il DC Joe Barry, nella scelta di una difesa conservativa e nella difficoltà di adattarsi alle situazioni di gioco durante le partite. Manca poi, effettivamente, un vero playmaker difensivo in campo, capace di guidare la difesa negli aggiustamenti pre-snap. Davanti ai no-huddle di Rodgers, che ha scombussolato la difesa, narcotizzata al punto di prendersi un paio di penalità per 12 in campo, si è vista la confusione che si generava nella linea e come spesso, da quel momento in poi, i difensori cercavano tra di loro un rapporto verbale che, se da una parte è positivo, dall’altra mostrava la poca disciplina e la impreparazione a certe situazioni di gioco. Servirebbe almeno un ILB che cresca in questo ruolo che è uno dei punti fondamentali delle future ricerche in FA e nel Draft di Scot McCloughan, assieme ad un pass rusher da accostare a Kerrigan e Preston Smith sia un OLB o un DE ( visto che né Backer, né Hatcher, né Jean-Francois convincono in questa attività). Può essere un punto di partenza la riconferma di Junior Galette per il 2016, per vedere cosa potrà dare, nonché una buona impressione ha fatto, nella prima linea Stephen Paea, ma resta l’esigenza di innesti importanti. La pass rush da rinforzare ed un efficiente run stopper restano le priorità nella linea a sette. Resta in costruzione la secondaria, che ha avuto punti di miglioramento ma che deve trovare profondità, qui sembra più un problema di schemi che un problema di gioco. Può darsi benissimo che Culliver e Breeland siano il futuro nel ruolo di Corner, manca un DB dominante nello slot, così come come Goldson e Jarrett possono coprire la Free safety, ma a Strong De Angelo Hall ha 32 anni e il ruolo necessita un aggiornamento. Poi è indispensabile che il reparto trovi una aggressività e una disposizione meno conservativa, abbandonando la cover a basso rischio, azzardando magari qualcosa, ma arrivando ad assegnazioni che non consentano i TD in solitaria tanto cari alla nostra secondaria.
Nella partita, Aaron Rodgers ha dimostrato cos’è un franchise quarterback con i suoi due passaggi da touchdown e con cinque drive a punti consecutivi. Oltre a ciò i Packers hanno messo due TD di corsa con Eddie Lacy e James Starks nel secondo tempo. Non ha sfigurato Kirk Cousins, nonostante i sei sacks, chiudendo con 29 su 46 per 329 yards, con un touchdown e correndo lui in end zone per un altro. Il TE Jordan Reed, uno dei più forti e sottovalutati talenti dell’attacco degli Skins ha chiuso con nove catch per 120 yards e un touchdown. Abbiamo raggiunto obiettivi insperati, la strada è solo all’inizio, l’importante è ora non perderci nel cammino. Speriamo nel buon lavoro di Scot McCloughan al Draft ed in Free Agency. Ne abbiamo ancora bisogno ed abbiamo fiducia in lui. Alla prossima stagione. HTTR.