Il prossimo anno

Riesco solo ora a vedere la partita dopo che sono rientrato dal viaggio… usciamo sconfitti da una partita che sicuramente in pochi si aspettavano, dopo la disfatta della RS infatti ci si aspettava che i Cardinals ci triturassero, non è accaduto niente di tutto ciò ma siamo comunque fuori dal discorso Super Bowl. Abbiamo giocato a viso aperto purtroppo però non siamo riusciti, come al solito, a girare le situazioni favorevoli a nostro vantaggio e soltanto l’ennesimo hail mary di Weed… ah no di Aaron Rodgers ci ha tenuti in vita. Personalmente sarei andato per la conversione da due in quel frangente, rischiando tantissimo certo ma il “momentum” era dalla nostra parte e secondo me andava sfruttato.

Vi dirò anche, e potete non credermi, che nel caso avessimo provato da due e fosse andata male non me la sarei presa più di tanto con Mike McCarthy perché comunque avrebbe dato prova di avere le palle, invece dal 2008 è la settima partita consecutiva che perdiamo all’overtime, ma io ci metto in mezzo anche la sconfitta nel finale con i San Francisco 49ers, sempre con lo stesso staff, segno evidente che anche se MM si incazza quando gli dicono che non abbiamo la mentalità vincente è invece proprio così: mentalmente siamo instabili, non riusciamo a girare l’inerzia quando lo dobbiamo fare e per la maggior parte viviamo delle giocate o meglio delle magie del singolo, caso strano Rodgers che in un modo o nell’altro riesce a tenerci a galla. Qualcuno dirà che è il giocatore più pagato della squadra, è un QB elite e che quindi è normale che le debba fare queste cose. Certo, rispondo io, che se non le fa lui non le fa nessun altro ma mi metto anche nei panni di questo ragazzo che per troppo tempo sta vedendo il suo gran lavoro sprecato sempre per gli stessi errori.

– La difesa ha giocato bene e Carson Palmer è stato tenuto a freno per gran parte del tempo, purtroppo però si è sfaldata nel momento più importante, a causa sia dell’inettitudine dei giocatori sia per le pessime chiamate di Dom Capers, concedendo i tre giochi che ci sono costati la partita; tolto il TD di Malcolm Floyd, assolutamente fortunoso dopo la deviazione di Damarious Randall, il big play di Larry Fitzgerald in un overtime dei PO, dopo che pareggi la partita all’ultimo secondo avendo quindi la fortuna dalla tua, dopo 75 yard dove passa i difensori come birilli, è qualcosa che non deve esistere nella maniera più assoluta. Sam Shields, Clay Matthews, Morgan Burnett, Jake Ryan e Randall che potrebbe chiudere prima ma aspetta l’intervento di Casey Hayward, sono i giocatori che Fitz si è bevuto nello spazio di 75 yard. Non ho parole…

– Il touchdown finale, sempre del solito Ftiz è una chiara chiamata ad minchiam di Capers e lo si vede benissimo quando il replay inquadra l’azione da dietro: Julius Peppers, notoriamente un gran rushatore, viene fatto scalare in coverage quando si sa che non è il miglior uomo per farlo, di conseguenza la zone blitz tanto cara al DC fa a farsi fottere, l’unico che punta dritto a Palmer, anche se con un po’ di ritardo è Mike Neal ma ormai lo shovel pass è già effettuato e il solo Daniels si accorge, troppo tardi anche lui, che Fitz è ormai dentro, lo stesso BJ Raji allo snap invece di puntare dritto sul QB fa un movimento all’indietro sulla sinistra di fatto lasciando lo spazio al WR per entrare indisturbato, assolutamente inaccettabile.

E’ vero anche che non è stata sicuramente la migliore stagione di Rodgers e in molti attribuiscono la colpa delle sconfitte e dell’immobilismo in attacco di quest’anno a lui in primis; vorrei però fare una domanda a chi è su questa linea di pensiero: quando Rodgers giocava da MVP e l’attacco girava al meglio, di chi era la colpa delle sconfitte e del fatto che al SB non arrivavamo comunque? Posto quindi che non ha giocato la sua migliore partita con qualche lancio overthrown e underthrown e qualche drop di troppo con i WR, ha comunque dimostrato che le palle gli fumano sempre e quando conta la sua mano non trema mai, anche qui capitolo a parte meritano Jeff Janis e Jared Abbrederis, scarsamente utilizzati in RS e assolutamente fondamentali in questa partita, come sempre il motivo per cui MM non si è affidato a loro prima è oscuro o poco chiaro, una cosa è certa: non è da questa partita che chiediamo a gran voce l’utilizzo di questi due WR per sostituire Nelson ma lui è il coach, e noi scriviamo per divertimento.

– Naturalmente, come l’anno scorso dove pagarono i due o tre poveracci, anche quest’anno, a partita finita è stato dato il ben servito a due allenatori: quello dei RB (Sam Gash, ex RB Coach dei Lions) e quello dei TE (Jerry Paul Fontenot, ex RB Coach prima di Gash), Proviamo a capire chi abbiamo licenziato:

Per Jerry Fontenot, partiamo da lontano. Ben McAdoo, Offensive line coach & offensive quality control coordinator, segue Mike McCarthy a Green Bay per andare a ricoprire il ruolo di TE coach. McAdoo giunge a GB con a roster Bubba Franks, nostra prima scelta al draft 2000, che ha saltato buona parte della stagione 2005 per infortuni a ginocchio e collo. Con lui otteniamo i seguenti risultati secondo Football outsiders:
– David Martin (draftato al sesto giro #198 nel Draft 2001 dai Packers) #22, Bubba Franks #45, Donald Lee (quinto giro #156 overall dai Dolphins) #60 nel 2006.
– Donald Lee #5 nel ranking e Bubba Franks, piagato dagli infortuni, scalato a backup e poi rilasciato a fine stagione, #36 nel 2007.
– Lee #26 e Tory Humphrey (arrivato a Green Bay nel 2005 dopo la offseason da UdFA a Indy) #47 nel 2008.
– Jermichael Finley (draftato l’anno prima al terzo giro con pick #91) #6, Lee #48 e Spencer Havner (undrafted 2006) #50 nel 2009.
– Finley #11, ma termina anzitempo la stagione per un infortunio al ginocchi, e Andrew Quarless (draftato al quinto giro con pick #154) #26 nel 2010.
– Finley #5 nel 2011, sale addirittura al #3 per quanto riguarda i Rec TD.

McAdoo viene promosso a QB Coach, al suo posto subentra Fontenot, ex runningback coach.
– Finley #10, Tom Crabtree (undrafted 2009) #50 e DJ Williams (draftato l’anno prima al quinto giro, pick 141) #66 nel 2012.
– Finley #15 termina la stagione (e la carriera) contro i Cleveland Browns, Quarless #46, Brandon Bostick (undrafted 2012) #57 nel 2013.
– Quarless #22, Richard Rodgers (Draftato a round 3 pick #98) #34 nel 2014.
– Rodgers #30, Justin Perillo (Undrafted 2014) #56 nel 2015.

Appare chiaro che non stiamo parlando di veri e propri maghi, ma il lavoro di Fontenot nel 2013, anno dell’infortunio di Finley, stava promettendo eccezionalmente bene (300 yard e 3 TD in appena 6 partite in proiezione potevano significare 800 yard e 8 TD), l’arrivo di Richard Rodgers fresco fresco di college non ha certo agevolato il lavoro di Fontenot che comunque è riuscito in un progresso per Quarless, poi stoppato dagli infortuni, e per lo stesso Rodgers. Occorre chiedersi se sia Rodgers una risposta adatta al ruolo, si può considerare sicuro con le mani ma come bloccatore è decisamente fuori dal concetto di top player (30mo in efficienza sulla linea per FootballOutsiders).

Per quanto riguarda Sam Gash, licenziato dalla medesima posizione dai Detroit Lions (!), potrei avere qualche dubbio in più, di sicuro in una stagione che ha visto Eddie Lacy lievitare di peso con quello che ne consegue in termini di atleticità e predisposizione agli infortuni, Gash è rimasto ampiamente sopra le 4 YPC ed ha superato le 115 YPG, cosa che, prima dl suo avvento a Green Bay, era successa una sola volta negli ultimi dieci anni.

Gash è anch’esso un buon coach, non certo un mago: ha fatto rendere i propri giocatori nella misura in cui ha avuto materiale di qualità, Lacy è stato draftato al primo giro del 2013, James Starks quest’anno ha disputato di gran lunga la sua miglior stagione sfiorando le 1.000 yard all purpose.

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Performance del running game di GB negli ultimi dieci anni

Pensare di licenziare un RB Coach perchè ha corso 67 yard in meno in una intera stagione, perdendo un solo posto nel ranking del rushing offense, con il proprio miglior rusher a mezzo servizio (758 yard corse contro le 1.139 del 2014) è secondo me quanto meno azzardato.

Ma giustamente bisognava trovare un capro espiatorio che non andasse minimamente ad intaccare il lavoro di altri et voilà! Mica è colpa del TE coach se Rodgers è bravo con le mani ma ha dei limiti strutturali che gli impediscono fare certi movimenti; mica è colpa del coach se è stato draftato al terzo giro quando invece si poteva benissimo trovare al sesto uno come lui; mica è colpa sua se Andrew Quarless è rimasto infortunato per tutta la stagione, come non era certo colpa sua se Bostick ha droppato il pallone dell’onside kick, idem per il coach dei RB. In questa squadra alla fine dei conti proprio quelli che si devono prendere le responsabilità sono i primi a lavarsene le mani e uscirsene puliti sempre e comunque: mai a dire “ho sbagliato a non far giocare certi giocatori”, mai a dire “ho sbagliato una chiamata”, mai a dire che i giocatori rendono poco perché troppo spesso utilizzati o adattati in ruoli che non sono i loro

Ormai anche quest’anno è andato e ce ne faremo una ragione, però adesso credo sia ora di un cambiamento serio ad iniziare dal draft: basta con il solito draft e develop, basta con il solito immobilismo in FA manco che le compensatory pick siano qualcosa di assolutamente vitale, prendiamo realmente i giocatori che servono e facciamoli rendere al meglio, possibilmente nel loro ruolo, perché un altro anno di Rodgers è passato edanche in America qualcosa sembra cambiata e molti anche fra gli addetti ai lavori si fanno ora le stesse domande che noi ci facevamo da troppo tanto tempo.

Perche si sa, tutti a dire e ma quest’anno la sfiga, quest’anno gli infortuni, quest’anno la moneta che non flippa e che quindi il prossimo sarà il nostro anno, ormai siamo i campioni mondiali “del prossimo anno”, attenzione però non tiriamo troppo la corda perché arriveremo ad un punto che Rodgers non ci sarà più ed allora ci ritroveremo veramente con Weeden, allora si che partiranno grasse risate…