[Blue Emerald] Draft talk e variazioni sul tema

È più divertente che frustrante. Non mi interessa molto. Me li immagino, gli analisti, parlare con un gregge di pecore che crederanno a tutto comunque. Quindi rido e basta. Perché loro non ne hanno un’idea. Ogni anno si siedono e fanno tutte quelle previsioni su chi sarà scelto e dove, come hanno ottenuto queste informazioni, e quando questo non viene scelto dove e come hanno detto loro e ciò che hanno predetto non accade, nessuno dice niente. Nessuno critica. È semplicemente “Oh, abbiamo sbagliato…ANCORA. L’anno prossimo ci prenderemo.” E le persone continuano a guardarli! È la cosa più divertente del mondo. In ogni altro aspetto della vita, in ogni altra situazione, quando qualcuno fa qualcosa di abbastanza sbagliato ed è un professionista… la metto in questa modo, se un meteorologo continua a sbagliare previsioni del tempo, le persone smettono di ascoltarlo. Qui no, continuano tutti ad ascoltare queste persone!

 

Partendo dalle parole di Richard Sherman, riprendiamo a scrivere dei Seattle Seahawks su questo spazio chiamato BluEmerald dopo una lunga pausa post Super Bowl ed una free agency più arida del deserto del Thar (io ci sono stato e, credetemi, è arido, anche se umido). Guardando e vivendo l’offseason in quest’ottica l’imminente draft è meglio di un sorso di Abbott Ale in un pub dell’east end londinese nella più classica delle giornate uggiosi anglosassoni. Anche per questo motivo la tentazione di scrivere del draft è stata forte giorno dopo giorno, ma la naturale incertezza e inesattezza delle previsioni ci ha convinti ad attendere che l’hype fosse abbastanza alto da capitare nel momento giusto per noi, e per voi.

I sentimenti che hanno accompagnato i mesi di febbraio, marzo e aprile sono stati un misto di desolazione, voglia di rivincita e ovviamente curiosità per ciò che sarà la nuova stagione. Questo dovrebbe accompagnare l’offseason della maggior parte dei tifosi dei 31 team che non hanno visto i loro beniamini sollevare al cielo il Lombardy Trophy, e ognuno di loro saprà quanta gioia e quanta sicurezza garantisce l’idea di sapere che prima o poi la propria squadra tornerà a giocare e a farlo soffrire. (E questa sicurezza per un tifoso delle squadre di Seattle non è per niente sottovalutata, credetemi). È così che ci ritroviamo, di nuovo a parlare di draft, riprendendo in mano questo spazio e ricominciando proprio dove avevamo iniziato lo scorso anno, in uno scenario non del tutto differente.

I cosiddétti “needs” rimangono molto simili a quelli del 2015, anche perché nel frattempo non sono arrivati grandi nomi a colmare le lacune della squadra o, almeno, non quanti ne siano partiti. Risolto il problema del pacchetto ricevitori con l’aggiunta di Tyler Lockette, quest’anno l’attacco si dovrà concentrare per forza di cose sulla solita offensive line. Le partenze di Russell Okung e J.R. Sweezy hanno aperto un varco lasciando vuote le uniche posizioni che davano vera sicurezza in quel reparto, lasciando a Tom Cable poco di più delle briciole. Resta da confermare l’effettiva utilità di quelli rimasti: Mark Glowinski (scelto alla 134 assoluta l’anno passato) ha potenzialmente tempo, talento ed età per poter cercare di far bene in futuro, Justin Britt ha dimostrato di poter essere un lineman versatile (spostato da tackle a guardia nel corso di due season da pro) ma non sempre affidabile, Patrick Lewis ha sì cambiato le cose partendo dal centro, ma sembra sia stato più per merito di Cable che suo e dovrà comunque riuscire a confermarsi. Qualcosa di molto simile può valere anche per Gary Gilliam ed Alvin Bailey, ma quel che è certo è che manca talento. Talento puro. Ovviamente la nostra posizione al Draft non ci permetterà di puntare su un Laremy Tunsil, ad esempio, ma secondo qualche calcolo mal piazzato (perché di ben piazzato in questi casi non c’è niente, e Sherman concorda) alla 26 potrebbe anche arrivare il tackle Germain Ifedi, che non sarebbe per niente male.

Rimane da capire, però, se l’effettiva intenzione di John&Pete sia quella di puntare su un offensive lineman al primo round, considerando anche le numerose voci che parlano di un interesse nel Heisman Trophy Derrick Henry per formare un potenziale “backfield da favola” assieme al nostro pupillo Thomas Rawls. In questo potrebbe anche rientrare una logica preventiva (che comunque non crediamo faccia parte della filosofia Schneider) per “soffiare” il running back da Alabama ai Carolina Panthers che, sempre secondo alcuni insider di cui bisogna fidarsi relativamente, avrebbero mostrato interesse al giocatore. Crediamo comunque che questa possa rivelarsi una scelta poco produttiva (e abbastanza stupida) se non mossa da effettivi bisogni e/o calcoli del coaching staff, ovviamente.

Ciò che rimane comunque chiara è la necessità di rimpinguare la linea offensiva con più talento possibile, per non ritrovarsi a dover sperare nei miracoli di Cable, che ne ha fatti già tanti fino ad oggi, come nella scorsa stagione con defensive tackle adattati a guardie offensive dal talento e affidabilità discutibili e cose del genere. Probabilmente si sceglierà anche un defensive back perché resta sempre da confermarsi la situazione positiva creata da DeShawn Shead nella passata stagione e, soprattutto, il piglio col quale deciderà di rendersi partecipe alle attività di squadra Kam Chancellor che non è stato il massimo nel 2015, a noi gli eufemismi piacciono tanto. L’attenzione è volta anche al reparto linebacker. Una scelta, infatti, potrebbe ricadere verso un sostituto di Bruce Irvin, volato al caldo della Baia, o al limite di un Frank Clark spostato a LB, anche perché non è chiaro quale apporto potrà garantire il figliol prodigo Chris Clemons. Resta infine da definire chi sarà il backup di Russell Wilson e non è detto che venga pescato proprio da una delle pick a disposizione quest’anno.

 

Scelte a disposizone nel Draft 2016:

  1. 1st round, n. 26
  2. 2nd round, n. 56
  3. 3rd round, n. 90
  4. 3rd round, n. 97 (compensatory pick)
  5. 4th round, n. 124
  6. 5th round, n. 171 (compensatory pick)
  7. 6th round, n. 215 (compensatory pick)
  8. 7th round, n. 225
  9. 7th round, n. 247