[Blue Emerald] Draft day 2: Jarran Reed e CJ Prosise
Nonostante l’entusiasmo sia ancora alle stelle, cerchiamo di analizzare con un po’ di lucidità le scelte del day 2. Subito un trade up, sacrificando la 2.56 ed il quarto giro, per arrivare alla scelta numero 2.49 e selezionare Jarran Reed, defensive tackle di Alabama. Stazza perfetta per la posizione, 191 cm per 140 kg, Reed è probabilmente uno dei primi tre talenti nel fermare le corse in questa classe del draft. Incredibile la sua visione del portatore di palla, abilità che gli consente di prevedere spesso la direzione dell’avversario, permettendogli di sfruttare gli spazi concessi e costringere a perdite di yard o guadagni esigui. Per questo motivo è spesso oggetto di raddoppi, favorendo così i blitz dei propri compagni di squadra. I dati impressionanti sono due : 108 tackles in 2 anni giocando il 55% degli snap, nessun tackle rotto o mancato. Cosa non convince di lui? ci sono perplessità sulla sua capacità in pass rush, cosa che spesso costingeva lo staff di Alabama a sostituirlo nelle situazioni dove era ovvio il passing game. Non brilla per rapidità di piedi e la lunghezza delle braccia ha sollevato qualche dubbio. Sicuramente peró, il talento non manca, con un buon coaching specifico i difetti tecnici possono essere limati. Concludiamo con alcune chicche: Jarran è stato fotografato, alcuni mesi fa, con addosso maglietta e ciondolo dei Seahawks oltre al cappellino dei Seattle Mariners della MLB. Questa notte, durante i festeggiamenti per la chiamata, ha sventolato un pacchettino di Skittles, omaggiando Marshawn Lynch. Noi già lo amiamo e voi?
C.J. Prosise è il primo dei tre talenti selezionati al terzo round. La scelta 3.90 porta in dote il promettente runningback da Notre Dame. 22 anni il prossimo 20 maggio, C.J. ha inizato ad avvicinarsi al football giocando come safety. A Notre Dame viene utilizzato per due anni come wide receiver e provato occasionalmente come runningback ma, complice l’infortunio dell’allora titolare Tarean Foster, guadagna quasi immediatamente il posto da starter. Dopo le prime due gare da titolare contro Virginia (155yards e 1td) e Georgia Tech (198yards e 3td) Prosise non lascerà più il backfield. Il cambiamento di ruolo costituisce un’arma a doppio taglio. Se da un lato si presenta come un runningback molto paziente, capace di attendere i giusti spazi prima di attaccare gli avversari, ed è dotato di mani di velluto in fase di ricezione, dall’altro accusa naturalmente una certa inesperienza nel ruolo, soprattutto in fase di bloccaggio per il QB e nel riconoscere i blitz degli avversari. Va migliorata la presa sull’ovale, purtroppo 5 fumble su 156 portate sono un dato su cui riflettere. A parere di chi scrive questa è una grandissima scelta, lasciando da parte gli accostamenti a giocatori del calibro di Matt Forte e Fred Jackson, non si riesce ad immaginare un complemento migliore per Thomas Rawls, proprio per l’abilità nel passing game, aspetto un po’ mancato in questi anni e per la velocità nelle tracce outside, al contrario di Rawls che predilige le corse interne.
Di Luca Pesce