Washington Redskins Offense
E’ evidente che il sistema d’attacco dei Redskins sta cambiando. Gli schemi offensivi del team , negli ultimi anni , facevano un massiccio ricorso alle run per guadagnare terreno, appoggiandosi su Morris e sulla read option, con un uso del lancio parsimonioso. La salita di Kirk Cousins a quarterback titolare ha spostato gli equilibri e da subito si è visto che il numero 8 sarebbe stato chiamato maggiormente al lancio, anche rischioso, più di quanto si facesse in precedenza, ed a rafforzare questo cambio di filosofia il team ha preso DeSean Jackson, una delle migliori minacce verticali della Lega. L’attacco era sempre, però, un run-first. Anche l’anno scorso con la prima scelta di Scot McCloughan, quinta generale, si pensava che fosse quello il solco, con l’arrivo della Guard Brandon Scherff, conosciuto come uno dei migliori run blocker del Draft, e l’arrivo di Bill Callahan, come coach della OL, ha rafforzato il concetto. L’inizio è poi stato così con 74 corse nelle prime due partite, con 343 yards guadagnate alla media di 4.6 yards per run. Ma nelle restanti 14 partite la media è scesa a solo 3.4 yards per tentativo. Il contemporaneo emergere dell’attacco su pass, concomitante con lo sviluppo della pass protection e della crescita di Cousins, il rientrare in piena salute di due chiavi offensive come Jordan Reed e DeSean Jackson, hanno spostato l’equilibrio offensivo verso il pass game, alla fine trovando anche i playoff. A rafforzare il cambio di approccio offensivo, quest’anno la prima scelta è andata ad un Wide Receiver atletico e dominante come Josh Docston ma anche se verrà abbandonato il run first, sarebbe un grave errore considerare l’attacco per terra come residuale a Washington DC. Ci sono tutta una serie di problemi da affrontare e risolvere negli schemi offensivi e sarebbe un grave errore pensare che le run possono servire solamente allo scorrere del tempo. Innanzi tutto ci sono due titolari della linea Shawn Lauvao e Kory Lichtensteiger, ancora alle prese con infortuni e non è un problema da poco se non è efficiente il Piano B. Poi c’è la fiducia ad un sophomore, Matt Jones, che l’anno scorso ha dimostrato mezzi e limiti, soprattutto con il traporto della palla, visti i cinque fumble. Ha lavorato tanto in offseason sull’atteggiamento del corpo e sui cinque punti di contatto (dito, palmo, avambraccio, bicipite e torace). Per tenere la palla in contatto con tutti e cinque i punti deve essere tenuta alta e stretta, rendendo difficile per i difensori trovare un punto dove colpire. Migliorare la sicurezza sulla palla è un must per Jones. Se non riuscirà ad essere affidabile, non avrà la palla. Se guadagnerà yards, diventerà una arma offensiva di non poco conto, per un team ancora work in progress. Altro punto che dovrà migliorare Jones è la pazienza, soprattutto nella zone run. Ogni tanto è portato a forzare un taglio o cerca precocemente l’esterno invece che premere in un gap permettendo al gioco di svilupparsi. Sono peccati di gioventù, la pazienza è una dote che arriva con la maturità. Superati questi problemi Jones ha tutte le caratteristiche per diventare un solido workhorse da 20 o più corse a partita, sempre che al suo personale miglioramento si unisca quello della O-line. La scorsa stagione la linea, sia pure migliorata, ha lottato per riuscire a mantenere i block e nell’aprire le corsie. Le linee d’attacco migliorano con il tempo e Brandon Scherff e Morgan Moses hanno detto che hanno parlato di più tra loro in questa offseason che in tutto l’anno scorso, e questo tranquillizza abbastanza sul lato destro, mentre a sinistra troneggia Trent Williams a Left Tackle con un punto interrogativo dalla parte della sua spalla destra. Sia la Guard che il Center darebbero titolari Lauvao e Lichtensteiger con Spencer Long e Josh Leribeus a vedere di prendere qualche snap. Come si sa, il Center è fondamentale nel running game, e se Lichtensteiger e Lauvao saranno in salute il gioco fatalmente, per le dimensioni del centro, andrà verso la zone run. Se non sarà così, bisognerà vedere se lo spot centrale sarà tenuto da LeRibeus, che l’anno scorso non ha convinto, o da Long che potrebbe lasciare così il posto a guardia sinistra a Arie Kouandjio, quarto round dei Redskins l’anno scorso. Se questo fosse lo scenario, la linea avrebbe un centro e il right tackle al terzo anno di NFL, e due guardie al secondo, forse consolante per il futuro, ma sembrerebbe indispensabile che i cinque giochino un po’ insieme per trovare gli accordi giusti. A livello di coaching, secondo gli analisti, i Redskins dovrebbero mantenere un running play basato sul wide zone, o stretch play, che era la base dell’attacco per terra dei Redskins di Shanahan dal 2010 e che aveva trovato in Morris un ottimo esecutore. Anche Jones del resto, l’anno scorso, ha principalmente corso con il wide zone e con il inside gap play. Quest’ ultima tipologia di gioco è stata la nota dolente delle corse, un po’ per le difficoltà di LeRibeus, un po’ perché i Linebacker dominanti hanno spesso fatto molto male, soprattutto perché la linea costruita per il zone- blocking finisce per non avere forza e potenza per contrastare blocker head-on e non per nulla la media di Jones in questo set è di 2,9 yds/run. Tutt’altra cosa quando Jones è riuscito a trovare l’esterno, nelle run-edge ha una media di 7,9 yds/run. Questo depone apertamente per una limitazione delle corse centrali ad schema improvviso quanto la difesa si apre per difendere l’esterno o il pass e soprattutto l’uscita da run-first dovrebbe togliere prevedibilità all’attacco. A proposito di attacco e di pass. Dovremo scordarci, come qualcuno spera, di vedere in campo spesso cinque ricevitori, Jordan Reed, Pierre Garcon , DeSean Jackson , Jamison Crowder e Josh Doctson . Certo assomigliano ad una impressionante gamma di armi offensive, ma a parte set molto particolari, nessuna squadra in NFL può permettersi di rinunciare all’equilibrio. Reed resterà un punto di riferimento nel passing game e non potrebbe essere altrimenti. Altra cosa abbastanza sicura è che i set a tre ricevitori saranno composti, inizialmente da Garcon, Jackson e Crowder. Ovviamente ci saranno snap con Garcon e Doctson esterni con Jackson nello slot, ma Crowder ha brillato in questa offseason. Un vantaggio che Washington dovrà sfruttare è la capacità di creare mismatches e se riusciranno a farlo nei primi down questo porterà al cambio run/pass di cui si parlava all’inizio. L’anno scorso il pass è andato in crescendo, come si diceva anche per il mutare delle situazioni in campo; alla fine i Redskins hanno tentato 555 pass contro 429 run e c’è da pensare che questo rapporto sarà consolidato, nella nuova stagione, sempre se Cousins confermerà quanto di buono ha fatto dopo la partita casalinga contro i Bucs.