Primo contatto (Preseason Lions: Lions 30 – Steelers 17)

Pare impossibile ma la prima partita della preseason è andata già in archivio e i Lions possono mettere all’attivo una vittoria che non conta nulla ma che fa morale e magari dà qualche indicazione positiva, anche se non tutto è andato per il meglio. Anzi…

La cronaca

Per una volta avrei quasi voglia di lasciarvi con gli highlights e passare subito all’analisi ma la logorrea si sa, è una brutta bestia quindi se volete, incominciamo.

Si inizia con i Lions in attacco, il buon ritorno di Andre Roberts viene vanificato da una penalità e Stafford deve macinare per mandare avanti il drive.

Tra un pressione e l’altra, due buoni passaggi per Marvin Jones prima e per Aquan Boldin poi portano il drive in red zone ma prima viene chiamato un Holding dubbio su Taylor Decker poi ancora lo stesso rookie viene battuto da quella vecchia volpe di James Harrison che dall’alto dei suoi 38 anni è forse il più adatto a dare a Decker il caloroso benvenuto che la NFL riserva ai piedidolci.

Per migliorare la situazione, al sack segue un fumble di Stafford recuperato dagli Steelers.

Per i grossi calibri dell’attacco la partita finisce qui ed è una scelta saggia, visto che rischiare il QB titolare per nulla non porta a nulla di buono.

Entra l’attacco Steelers capitanato per l’occasione da Landry Jones (vedasi sopra riguardo la saggezza di tenere il QB titolare lontano dal campo di gioco) e la difesa Lions forza (anche grazie ad una penalità) un primo tre e fuori.

Entra Orlvosky dietro alla linea di attacco titolare e muove bene la squadra fino a che, sotto pressione, non decide di liberarsi del pallone con un lancio sbilenco che è facile preda del CB Doran Grant il quale lo riporta tranquillo per 37 iarde fino in End zone.

7-0 Pittsburgh.

Torna in campo, l’attacco di Detroit stavolta con la seconda linea offensiva e Orlovsky mette su ancora un buon drive che stalla quasi in end zone, solo per trasformarsi in 3 punti grazie al piede di Matt “Massima affidabilità” Prater.

Segue uno classico scambio di TD con Jones che si connette con Darrius Heyward-Bey per 29 iarde seguito da un altro drive di Orlvoski che termina con un lancio per Andre Roberts.

Roberts sulle 28 iarde, vede il blitz del suo CB, chiama il passaggio (completato da Dan O sotto pressione) e corre, allungandosi dopo il tackle fino alla linea di meta.

Dopo un altro drive inconcludente degli Steelers, Detroit torna in attacco fino ad un secondo, facile calcio di Prater.

Si va al riposo con Pittsburgh in vantaggio 14-13.

Il terzo quarto vede l’ingresso delle terze linee con Jake Rudock a dirigere l’orchestra per i Lions ed il suo corrispettivo negli Steelers.

Dopo un altro giro di FG per ambo le squadre (stavolta per i Lions calcia l’UDFA Devon Bell), il settimo giro Dwayne Washington riceve il kickoff e, con l’aiuto di un ottimo leading block di Zach Zenner, prende il corridoio, rompe il tackle del kicker e accende i reattori posteriori per arrivare in meta dopo un ritorno di 94 iarde.

In aggiunta, Caldwell prova anche la conversione da due punti e Rudock si connette con Quidshaw Davis per il completo.
Ottimo gioco, specie se lo immaginate con Tate e Stafford.

Dopo di ciò, continua il notevole sforzo della difesa contro i corrispettivi di Pittsburgh e Jake Rudock ha orchestrare un altro drive che si conclude con il TD di Jace Billinsgley.

Il rookie riceve sulle ventisette e si inventa una corsa spezza caviglie che manda sicuramente in delirio i suoi concittadini di Winnemucca, in Nevada e Kent Lee Platte di Pride of Detroit.

Il tempo di per Bell di fallire l’extra point, un po’ di garbage time e arriva il fischio finale

Lions 30 – Steelers 17

Impressioni

Partendo dal presupposto che è la prima partita di preseason, voglio iniziare assegnando il premio “le tre grazie”[1] a tutti quelli che si stupiranno delle difficoltà della linea offensiva e di Taylor Decker in particolare.

Non siamo nemmeno sicuri che i titolari siano questi (in particolare al Centro), il left tackle è una delle posizioni più difficili del gioco e qualcuno pensava davvero che i miglioramenti sarebbero stati istantanei?

Magari avrebbe fatto piacere, in particolare a Stafford ed Orlovsky che non provan piacere alcuno a trovarsi sdraiati, ma non sembrava probabile.

Una cosa che potrebbe aiutare sarebbe che il QB leggesse per bene le difese e chiamasse le protezioni giuste. Prima c’era Raiola, ora sarebbe il caso che Stafford facesse un lavoro migliore per il suo stesso bene.

A parte i problemi con le protezioni, non è che il gioco di corsa di corsa abbia brillato e viene da sperare sia nel miglioramento progressivo della linea che nel rientro di Adbullah, ricordando che per Detroit, il gioco di corsa è fondamentalmente un modo per mettere in azione la play action.

C’è da dire che se la difesa mantiene quello che ha promesso ieri, l’attacco avrà tempo per sistemarsi.

Contro un attacco privo di Big Ben, Antonio Brown e LeVeon Bell, i Lions han a loro volta rinunciato a Ansah, Ngata e Slay.

Non contenti dopo il primo tre e fuori, han pure tolto Glover Quin e Tyrunn Walker e la difesa ha continuato imperterrita a macinare gioco (e avversari).

Khyri Thornton si è segnalato addiruttura per vero suplex modello wrestling su un avversario.
Non trovo il tweet ma per dirla con Dan Peterson “Questo deve aver fatto davvero male!”.

Se la profondità, per la linea in particolare, è quella che sembra, non invidio chi dovrà fare i tagli…

Meno bella la situazione come LB ma si spera che il rientro di Levy guarisca ogni male.

Note di merito

  • I vari pick: tutti han mostrato qualcosa, anche quelli degli ultimi giri. Menzione speciale per Joe Dahl che si è mostrato ben avviato nel ruolo di seconda guardia sinistra e Antwione Williams che si è meritato una lunga occhiata ma torno a dire che tutti han fatto vedere qualcosa

  • Andre Roberts: molto bravo nel drive del TD e anche non male come ritornatore. Vuole quel posto in squadra.

  • Dwayne Washignton: Parlando di ritornatori… più due buone corse (anche se contro le terze linee). In salita ma dovrà lavorare un toto per evitare la PS.

  • Zach Zenner: il signor 34 ha corso dopo Riddick, quindi in pratica da terzo RB e non ha sprecato l’occasione. Buon lavoro anche negli ST ma deve migliorare la pass protection (e lo sa).

  • Jake Rudock: Non affrontava la prima linea dei Broncos ma il debutto dell’ex-Michigan è stato ben sopra le aspettative. Vale quanto detto per Washington.

  • Jace Billingsley: un altro che vuole combattere per il suo roster spot. Non gli basterà una buona serata ma sicuramente male non gli fa.

  • Il play calling: ottimo lavoro in attacco per JBC e in difesa per TA.

Note di demerito

  • Stevan Ridley: se non fa attenzione invece di essere il terzo RB si avvia al taglio

  • I Tight end: visti poco in assenza di Ebron, l’unico che mi ricordo è Orson Charles in blocco ma contro le terze linee.

  • Dan Orlovsky: deve sempre ricordarci perché nessuno gli affiderà mai le chiavi di un attacco.

  • Jay Lee: non ha mai ricevuto ma non è tutta colpa sua. Rudock va avanti nelle lettura dal corto al lungo e ha sempre scelto soluzioni piùù immediate delle tracce lunghe che corre lui.

Ci sarebbe altro da dire ma penso di aver messo abbastanza carne al fuoco.

Vediamo come la squadra continuerà a Cincinnati.

–Emanuele–

[1]: Grazia e Graziella me le ricordo, ora mi sfugge la terza ma sicuramente voi la sapete…