Lions preseason 3: Sciatteria portaci via. (Lions 9 – Ravens 30)

Prima di tutto una parola di conforto: è ancora la preseason.

Se non bastasse il ricordo delle magliette “Lions: 2008 preseason champions” per confermare quanto il football agostano non conti un tubo, limitatevi a considerare quante e quali squadre stentino in questo periodo.

Ma quello di domenica, lo stesso non è stato un bello spettacolo.

Se non avete voglia di leggervi la cronaca e volete saltare alle impressioni non vi do torto…

Cronaca

Si inizia con Baltimore in attacco: il rientrante Joe Flacco ci mette poco a trovare il ritmo e porta porta i Ravens fino alle porte della red zone quando la difesa bend but not break dei Lions mette lo stop e Baltimore si accontenta di un calcio di Justin Tucker per aprire le marcature.

Entra in campo l’attacco di Detroit che subito vuol far capire che non è giornata: si esce dopo cinque giocate e l’unico guadagno è su una penalità, l’attacco di Baltimore pare più in forma ma non riesce a sfondare tanto che con un 4&3 sulle quarantaquattro offensive provano a giocarsela e devono riconsegnare la palla ai Lions.

Stavolta la squadra in blue riesce a creare un drive decente grazie anche alle corse del rientrante Adbullah ma il suo Touchdown viene nullificato dall’ennesima penalità offensiva, stavolta contro Cole Wick.

D’altra parte, i Lions che segnano su corsa. Sarebbe stato incredibile.

Comunque, ridendo e scherzando, incompleto e lancio corto, ci si accontenta di un calcio di Prater per 3-3.

Per i Ravens entra Ryan Mallet ma non è che la difesa Lions ne abbia così tanto sollievo, tanto che un grosso guadagno dopo l’altro (sull’ultimo per Waller ci deve mettere la solita pezza Glover Quin dopo 28 iarde) si arriva alle porte dell’end zone.

Qui, secondo un copione già visto in tutte le salse, il drive si ferma grazie anche ad un sack di Thornton che ci terrebbe a quel posto a roster, grazie. Altro calcio per il 3-6 Ravens.

Si riparte con una bella penalità offensiva per Tomlinson (-15 iarde) e relativa macinata fino alle 14 di Baltimora, dove la malattia del TD rialza il capo.

Stafford si scorda una protezione, subisce il sack e Reiff ci mette il carico da undici togliendo un giocatore avversario dalla pancia del suo QB.

Un palese errore di distrazione (la faccia di Reiff mentre l’arbitro tira la bandierina dice “Ma ce l’hai con me?) ma da quest’anno, sono altre quindici iarde di penalità.

Dopo un’altra penalità (falsa partenza), ci si accontenta di un calcio che, complice uno snap un po’ basso di Jimmy Landes, Prater sbaglia.

45 secondi e due giocate dopo, Mallet centra Moore in endzone.

13 –3 per Baltimore.

Si torna sulle quindici per (ancora) una penalità sulle quindici e quasi subito Stafford cerca di connettersi con Anquan Boldin per muover la catena. Peccato che non veda assolutamente la Safety Anthony Levine che intercette e ritorna sulle 20.

Mallet torna in campo deciso a sfruttare il regalo e in 24 secondi si porta sulla linea finale che varca di persona con il più classico dei QB sneak.

In quattro minuti di gioco circa siamo passati ad un poco rassicurante 3-20 Baltimore.

C’è ancora tempo per un drive Lions con un minuto e venti sull’orologio.

In questo limitato tempo Stafford riesce anche a completare un passaggio per se stesso, quando un raccoglie un pallone deviato sulla linea di scrimmage e prova a correre.

Viene asfaltato e perde 9 iarde, ma mica a tutti riesce a lanciare e ricevere nella stessa azione.

In soldoni, dopo un altro sack Prater prova il FG da 60 iarde e… lo mette. Se fosse stagione regolare, sarebbe il record di Franchigia.

Si va al riposo sul 20-6 Baltimore.

Si torna in campo con Orlovsky a dirigere le danze e primi due drive sono poco interessanti da entrambe le parti, poi è i Ravens si vedono negare un TD per penalità e mettono un facile FG.

23-6 Ravens.

I Lions provano a rispondere con un altro FG ma Devon Bell spara uno dei peggiori calci che abbia mai visto.

Terzo Quarteback per i Ravens, J. Johnson che subito affonda come burro nella seconda difesa Lions fino alla linea di meta, dove copia il suo predecessore con un tranquillo sneak in TD.

30-6 Ravens.

Entra Jake Rudock. FInirà 0-6 tentativi sui lanci.

Facile intuire che il primo drive sarà un tre e fuori. Per fortuna sul drive successivo la difesa provoca un fumble che viene ritornato fino alle 15.

Posizione buona ma quali erano le statiche di Rudock?

Ecco.

Altro FG per Bell, stavolta a segno e fischio finale.

Deo Gratias

Qui il box score via ESPN.

Impressioni

Come detto, fortuna che è la preseason perché una squadra così indisciplinata e sciatta non andrebbe da nessuna parte.

Stavolta si parla di 95 iarde di penalità di cui 80 solo nel primo tempo, quindi tutte a carico dei titolari, specie in attacco.

Stafford è parso spesso fuori sincronia con i ricevitori e il reparto Tigh end attualmente è vacante.

deserto

(La depth chart attuale dei TE Lions in un’infografica)

La difesa, specie nelle seconde linee non ha impressionato. Queste ultime han faticato anche contro le corse ma specie la secondaria è andata per funghi più si che no.

Tutto da buttare? Ci prepariamo al disastro?

Ora, premesso che parlando di Lions il disastro è sempre dietro l’angolo, non tutto è da buttare.

Iniziando dalla salute: nessun giocatore di rilievo si è infortunato in preseason e, in più, Domenica sono rientrati Abdullah e Levy.

Nessuno dei due ha fatto gridare al miracolo ma han giocato entrambi senza alcuna limitazione e con alcune buone giocate. Sicuramente uno spettacolo benvenuto in vista delle partite che contano.

Altra nota di merito: la linea d’attacco. Non riesce a fare tutto insieme. O apre i buchi per le corse o riesce a fare pass protection ma insomma, non è pessima come certa stampa tende a dipingerla.

In difesa, la linea sembra anni luce avanti rispetto alla stessa unità lo scorso anno. Molto della differenza è dovuto ad un Haloti Ngata in salute ma sicuramente chi verrà tagliato non resterà a piedi a lungo, mi sa. In più, Robinson sta crescendo.

Anche il ruolo di safety sta vedendo una sana competizione con Tavon Wilson che sta soffiando sul collo al favorito Raphael Bush.

Per finire, ora abbiamo questa meravigliosa GIF di Caldwell che scuote il capo.

Ora i titolari hanno 15 giorni per mettere a posto le cose (con Buffalo non credo ne vedremo mezzo in campo) prima che le cose si facciano serie.

Buon lavoro ai coach, ne hanno da fare.

–Emanuele–