Finalmente è finita la preseason, ancor di più per i Jaguars

E’ finita la preseason, era ora dato che conta quasi nulla se non a rompere qualche giocatore e mettere maggiormente in crisi gli staff tecnici. La sconfitta di misura di questa notte contro Atlanta 17-15 fa seguito alla vittoria 26-21 sui Bengals che è stata tutt’altro che positiva.

Premetto che è inutile parlare della gara in terra georgiana, Jax ha tenuto fuori 28 giocatori starter tra cui tutti quelli di attacco e difesa, ed ha utilizzato alcuni special teamer (che peraltro hanno provocato a fine secondo quarto il fumble che ci è costato il 17-7).

Gli unici spunti sono legati al previsto taglio da 75 a 53. Brandon Allen, come 3rd string quarterback ha giocato tutto l’incontro con due TD ed un intercetto abbastanza banale chiudendo 17 su 26 per 164 yard. Tra gli altri sembra poter avere buone chance di superare il taglio anche l’ex-CFL Josh Johnson autore di due intercetti in tre gare di preseason. C’è stato modo di vedere all’opera per la prima volta Sheldon Day, che ha dato buone impressioni a Bradley e che dovrebbe aver ben superato i problemi alla schiena che lo hanno tenuto fuori nelle prime gare.

Passo quindi a fare alcune considerazioni riguardo questa preseason finita 1-3, la cui unica vittoria è arrivata in una gara che ha visto i giaguari lungamente presi a pugni in bocca dai Bengals. Che i Jaguars non siano un team che spaccherà il culo ai passerotti credo lo sapessero pure i muri, i Bengals hanno lasciato la presa quando ormai quello che dovevano provare era stato provato, e pure con un discreto successo a livello difensivo: a dimostrarlo vi possiamo elencare come sono finiti i primi otto drive offensivi di Jax contro Cincy:

FUMBLE; PUNT; PUNT; FIELD GOAL; PUNT; END OF HALF; PUNT; PUNT.

Tornano i problemi che la squadra mostrava, a livello offensivo, l’anno scorso, ovvero lo scarso mordente ad inizio gara. Ma come è stato notato, la squadra ha talento, mostrato a sprazzi e probabilmente ancora non così coerente come si vorrebbe. Il concetto è che Jax può giocarsela con moltissime squadre a patto che però non faccia i moltissimi errori che si sono visti anche in questo inizio di stagione 2016.

Per l’attacco, la linea sembra definita con Brandon Linder al centro, AJ Cann RG e Jeremy Parnell RT, rimane da non sottovalutare il problema del Left Tackle, acuito dal fatto che Luke Joeckel non abbia fatto impazzire nel ruolo. E’ quindi ragionevole pensare che Joeckel tornerà all’interno per lasciare spazio a Kelvin Beachum come tackle, ruolo in cui si è ben comportato contro Cincy. Le buone prove di preseason di Chris Reed e Mackenzy Bernadeau potrebbero rimescolare le carte all’interno della linea dove l’ex seconda scelta assoluta del Draft 2013 dovrebbe mangiare in testa a tutti, ed invece siamo qua a vederlo in discussione con Bernardeu (#7 round #250 pick 2008) e un rookie da Minnesota State.

Rimanendo in attacco, come non segnalare le prestazioni su corsa dei giaguari? I nostri due ragazzi di punta hanno collezionato 38 yard in nove portate, ma se TJ Yeldon bene o male ha fatto il suo con 34 yard in 5 portate (e un fumble, cazzarola), Chris Ivory, che ha un contratto enorme, ha fatto 4 yard in 4 portate, la sua preseason è terminata con 16 corse per 55 yard, tutta colpa della difesa? Mah…

La corsa invece non è mica andata male ad esempio a Bernard e Hill dei Bengals: il primo si è permesso tre passeggiate per 27 yard, il secondo in otto corse ha messo assieme il TD del 14-0 fermato troppo spesso da Paul Posluszny, il che vuol dire che la prima linea non ha funzionato. Servirà avere il migliore Roy Miller e sarebbe altrettanto utile avere di nuovo Sen’Derrick Marks, l’ex-Auburn aveva destato varie preoccupazioni durante il training camp, tanto da far parlare di un suo taglio, ma le gare contro Tampa Bay e soprattutto contro i Bengals hanno restituito un giocatore in grado di poter fare la sua parte nella crescita della squadra, e magari tornare a fare 8,5 sack a stagione (magari…).
Ultima nota di una preseason, la valanga di penalità, data forse dai tanti che non sono così sereni del loro posto, in una squadra che deve almeno far intravedere segni di uscita dalla mediocrità, oppure dai giocatori schierati in posizioni sperimentali, quindi non abituati ai tempi di tali posti. Domenica la penalità chiamata a Hayes Pullard III è costata una segnatura, ok che è preseason ma datevi una regolata.