Pittsburgh Steelers – Washington Redskins Preview

 

La squadra dei Pittsburgh Steelers è l’ideale per valutare, in questo momento, quanto possono valere i Redskins. Sono un team ben strutturato ed equilibrato, con un grande quarterback, un grande wide receiver e un ottimo backup a running back, uniti ad un’ottima difesa nel D-7. In questo momento sono senza uno dei migliori running back della lega e senza il loro WR2 di qualità. Vengono affrontati al FedEx Field, dove Cousins l’anno scorso ha maramaldeggiato, e quindi sono un matchup tosto, ma non impossibile, ideale per una squadra che vuole misurare le sue possibilità di ambire alla postseason. A proposito di Playoff, la squadra della città dell’acciaio vi è approdata 16 volte in 24 stagioni, facendo quattro Super Bowl, vincendone due. Il tutto dal 1992, esattamente l’ultima volta che i Washington Redskins hanno fatto i playoff per due anni consecutivi. Sotto Scot McCloughan, nel suo secondo anno, la squadra della capitale è attesa ad uno scatto in avanti, che vuol dire cominciare a vincere contro squadre che hanno, o potenzialmente potrebbero avere, un record vincente. Con il loro roster e la loro storia gli Steelers sono esattamente una di quelle. In questo incrocio di conference le due squadre si ritrovano al FedEx Field dopo il 2008. Pittsburgh è senza alcune stelle, come il luminoso running back La’Veon Bell, fuori per sospensione da tre giornate e il WR Martavis Bryant, sospenso per un anno. Ha una secondaria giovane e non completamente affidabile, che deve affrontare un reparto ricevitori tra i più forti della Lega, anche senza la loro prima scelta Josh Doctson, che ha appena ripreso ad allenarsi. DeSean Jackson, Pierre Garcon, Jordan Reed e Jamison Crowder sono sufficienti per impaurire secondarie più quotate. Ma tra i matchups più intriganti c’è quello che oppone Josh Norman ad Antonio Brown. “Se vuoi vedere un wide receiver nella NFL, non c’è bisogno di cercare nessuno, basta guardare Antonio Brown”, ha detto Norman, ed è un bell’attestato di stima da parte di qualcuno che in questa offseason ne ha avute un po’ per tutti. Josh Norman sarà in shade su Antonio Brown, ma non si sa con quale frequenza visto che i due corner degli Skins sono entrambi affidabili, Norman e Breeland . A Washington potrebbero scegliere di mantenere Norman sul lato sinistro e Breeland a destra, lasciando che ognuno vada in cover su Brown man to man quando si presenta dalle loro parti. Ma Joe Barry ha affermato che permetteranno a Norman di andare in shade sul top receiver, visto che è intenzione dei coach della difesa in campo aperto di mescolare zone-cover con man press e quindi la francobollatura su Brown sarà situazionale. Se qualcosa di particolare ed alternativo a Brown sarà presente nel gioco del pass di Pittsburgh, non passerà da Markus Wheaton il WR2, assente e sostuito dallo scarsamente affidabile Sammie Coates, ma dal ricevitore slot Eli Rogers e da Jesse James, il TE, che avranno le tracce dalle parti di Kendall Fuller, che sta tornando da un intervento per microfrattura al piede, o di Dashaun Phillips. La forte presenza dei corner di Washington potrebbe incanalare i target verso il centro del campo, dove può diventare fondamentale la presenza di Sua’ Cravens. E’ indubbio che finchè gli Steelers hanno come quarterback Ben Roethlisberger, possono vincere qualsiasi partita. Ma l’anno scorso sono stati 30esimi nella difesa contro il pass e non è che abbiano trasformato la loro secondaria. Certo, hanno prodotto 47 sacks e segnato 21 intercetti, in difesa nella scorsa stagione, anche se non hanno un big-time pass-rusher e sono risultati quinti contro le corse. Da parte del reparto difensivo degli Skins ci sono alcuni bei punti interrogativi, inutile nasconderselo. Ancora non si sa cosa potrà dare la difesa contro le corse e come funzionerà la pass rush, non rinforzata perché era atteso il rientro di Galette. La funzionalità della parte offensiva del team di Gruden è legata ad alcuni fattori. Se la OL continua ad avere un pass protection di alto livello, Cousins garantisce, soprattutto con Reed, una martellamento preciso in quella parte della difesa degli Steelers, il pass medio corto sul TE, che è un po’ il loro tallone d’Achille. Però se la OL non continua la crescita nel run blocking sarà mal destinato il gioco a terra, visto che i Redskins non posseggono talenti purissimi nel back che si inventino le corsie e visto, come detto, la capacità oppositiva degli Steelers, finendo così per far mancare una alternativa valida al gioco al volo, sprecando magari dei run–first e dei terzi down. E’ bene ricordare come i Redskins svoltarono, l’anno scorso, con DeSean Jackson in campo. Giocò al suo massimo dopo la ottava settimana, in concomitanza non casuale con l’esplosione dell’attacco di Washington. D-Jax in campo allunga le secondarie e apre i varchi con la seconda linea, fatto fondamentale per Reed, Crowder e Garcon. Partita difficile, quindi, come tutte quelle contro gli Steelers dove una vittoria potrebbe lanciare verso un campionato di qualità e una sconfitta, casalinga, peserebbe come un macigno ai piedi.