Minnesota week 3 recap: Vikings @ Panthers 22-10
Massacrato Newton! E massacrato considerando gli 8 sack(tra cui 1 safety) e i 3 intercetti lanciati è anche riduttivo per descrivere la prova di forza che la difesa di Minnesota ha mostrato di fronte ai campioni in carica della NFC e al MVP della stagione 2015.Il risultato finale di 22-10 oltre a mantenere imbattuti i Vikings(3-0 in stagione) pone anche fine a una striscia di 14 vittorie casalinghe di Carolina che non soccombeva in casa dal novembre 2014.
-ATTACCO-
Sam Bradford 18/28 171 yard, TD, 2 sack, 93.0 raiting
Jerick McKinnon 16 portate, 45 yard
Kyle Rudolph 7 ric, 70 yard, TD
Stefon Diggs 4 ric, 40 yard
Adam Thielen 3 ric, 29 yard
5 drive offensivi conclusi con 5 punt e per ben 3 volte 3 & out con 34 yard complessive guadagnate.Bastano queste statistiche per descrivere un primo tempo decisamente pietoso dell’attacco nel quale l’impressione è che si cercasse più di evitare turnover contro una difesa che ne aveva messi a segno ben 6 in due partite che di segnare punti.Il secondo tempo è iniziato in modo completamente diverso con un drive di 79 yard che in 5 minuti ha portato i Vikings a segnare il TD del sorpasso.Bradford ha mosso meglio la catena mostrando progressi nel feeling non solo con Diggs ma anche con Rudolph(sua la ricezione nell’unico TD segnato da Minnesota) e Thielen,autore di una ricezione a una mano su terzo down sul finire della partita che ha consegnato la vittoria ai Vikings.Senza ricezioni e ancora una volta avulso dal gioco Charles Johnson.Il running game senza Peterson ha messo su numeri migliori ma ancora lontani da quanto serve per considerarlo una credibile alternativa al passing game.T.J. Clemmings alla prima partita da sostituto di Kalil si è comportato bene,va detto che il duello individuale non fosse dei più tosti,ma il fatto che non sia mai stato né inquadrato né nominato è sempre positivo per un LT.Bene anche la prova in pass protection di Sirles chiamato a sostituire nel secondo quarto l’infortunato Boone.Delude invece nuovamente Andre Smith colpevole di uno dei due sack di giornata su Bradford.Comunque per una linea offensiva che ha molto sofferto settimana scorsa chiudere la gara con 2 sack e 3 qb hits concessi contro una buonissima linea difensiva può considerarsi una vittoria.Oltre al running game non ancora credibile c’è un altro aspetto per nulla incoraggiante se visto a lungo termine:i soli 13 terzi down chiusi su 40 tentativi è un numero troppo basso per una squadra che vuole ambire alla vittoria finale,è una statistica su cui riflettere e su cui il coaching staff è chiamato a lavorarci.
-DIFESA-
Eric Kendricks 12 tackle, PD
Captain Munnerlyn 9 tackle,
Harrison Smith 7 tackle, sack
Danielle Hunter 5 tackle, sack, safety
Everson Griffen 4 tackle, 3 sack
Se si escludono i primi due drive in cui Carolina ha segnato 10 punti la difesa è stata al limite della perfezione.Una difesa che si era detto come avesse bisogno di generare turnover per fare l’ultimo step,quello da buonissima difesa ad elite;e fin qui sembra finalmente riuscirci:contro i Panthers 3 intercetti che aggiunti ai turnover delle prime due settimane si arriva a quota 9.Gli 8 sack messi a segno sono la terza miglior prestazione di una squadra in trasferta nella storia della NFL.Everson Griffen con i 3 sack merita indubbiamente il premio di migliore in campo,Joseph alle straordinarie doti di run stopper quest’anno è migliorato anche in pressione interna,in più Danielle Hunter nonostante il numero di snap limitato timbra per la terza domenica di fila con un sack,l’ex LSU non è più una promessa pronta a esplodere ma una solida realtà.Il ritorno in campo di Xavier Rhodes ha giovato a tutto il reparto cb che grazie anche alla continua pressione portata dalla linea ha tenuto a 0(ZE-RO) ricezioni la coppia di WR Benjamin e Funchess che alla vigilia veniva visto come un matchup favorevole a Carolina.Rhodes come outside cb si è alternato con Newman e Waynes garantendo cosi una recupero di energie ed in fatti non è un caso che sia Newman che Waynes son stati protagonisti di un intercetto.Waynes in particolare dopo aver passato l’anno da rookie completamente in sideline e nonostante le tante penalità commesse sta mostrando le sue qualità da playmaker,nelle ultime 4 partite giocate ha intercettato prima Wilson nella scorsa postseason,poi Rodgers in week2 e per finire Newton.La difesa rispetto agli anni precedenti è un reparto talmente coeso e ben organizzato che anche quando è chiamato a giocare Sherels(sesto cb in depth chart) quasi non si nota la differenza,per tre volte Newton ha lanciato contro di lui portando a casa tre incompleti.
-SPECIAL TEAM-
Blair Walsh 2/2 FG(28,31) 0/1 XP
Jeff Locke 7 punt 48.4 AVG, 3 IN 20
Marcus Sherels TD punt return 54 yard
Il TD su ritorno di punt di Sherels è il quarto per lui in maglia purple & gold(record di franchigia) nonché il dodicesimo in assoluto segnato dallo special team dal 2011 cioè da quando Priefer è divenuto coordinatore;nessuno nell’intera NFL ha un bottino migliore.Cordarrelle Patterson questa settimana non si è distinto in alcun ritorno significativo ma ha messo il suo zampino in coverage come gunner mostrando uno spirito e un’etica del lavoro diversa rispetto al passato e che non può essere ignorato.
Jeff Locke dopo un primo punt abbastanza corto(appena 34 yard) ha proseguito la partita in maniera più che buona con ben 3 punt all’interno delle 20 avversarie e uno da oltre 60 yard.
-COACHING STAFF-
Ancora una volta il coaching staff è stato determinante nel risultato finale con gli aggiustamenti apportati,segno di un gruppo di lavoro capace di leggere perfettamente le partite e dare la scossa giusta.Per la terza volta su tre partite la squadra si è trovata sotto di 7 o più punti riuscendo comunque a portarla a casa.Mike Zimmer contro il miglior attacco della passata stagione(e di queste due prime settimane),un attacco che nelle precedenti 8 partite casalinghe non aveva segnato mai meno di 29 punti ha mostrato tutta la sua bravura e creatività difensiva.Oltre che un’eccellente mente difensiva si dimostra ancora una volta un fine psicologo anche fuori dal campo.E’ incredibile credere che abbia dovuto aspettare fino alla soglia dei 60 anni per esser ingaggiato da qualche franchigia come HC e dimostrare le sue qualità.
-COMMENTO FINALE
“Se vuoi essere il migliore devi battere il migliore” è una frase che nello sport si dice spesso e fotografa perfettamente il momento attuale di Minnesota.Tornare dalla trasferta di Carolina con la scalpo dei Panthers non può che accrescere ulteriormente l’autostima della squadra.Per molti questa partita era vista come un test per capire il reale valore della squadra e considerata la vittoria e il modo in cui è arrivata il test è stato ampiamente superato.Se l’anno scorso,sempre in questo periodo dell’anno,la trasferta di Denver(seppur culminata con una sconfitta allo scadere) era servita a capire che la squadra poteva ambire a un posto ai playoff,la trasferta di quest’anno in Carolina lascia buone sensazione per competere fino in fondo.Il passo successivo sarà confermare le buone prestazioni ottenute fin qui a partire dal Monday night casalingo contro i Giants.