Minnesota week 7 recap: Vikings @ Eagles 10-21
Embarrassing!Questa la parola più usata da Mike Zimmer in conferenza stampa per commentare la prima sconfitta stagionale dei Vikings.Una partita terminata 21-10 che ha visto Philadelphia vincere meritatamente perché più brava in ogni fase del gioco e una Minnesota non in grado di metter punti sul tabellone neanche quando la difesa genera 3 turnover in poco meno di un quarto di gioco e tutti in ottime posizioni di campo.
-ATTACCO-
Sam Bradford 24/46 224 yard, TD, INT, 6 sack, 2 fumble persi
Matt Asiata 12 port. 55 yard, 6 ric 25 yard
Jerick Mckinnon 11 port. 43 yard
Cordarrelle Patterson 7 ric. 67 yard, TD
Kyle Rudolph 5 ric. 55 yard
Il ritorno a Philadelphia di Sam Bradford non è esattamente andato come l’ex prima scelta assoluta del 2010 aveva sognato.A cominciare dai fischi riservatigli al momento dell’ingresso in campo ma soprattutto per la prestazione sua e di un intero attacco risultato confusionario che nelle 5 giornate precedenti non aveva concesso neanche un turnover mentre domenica ben 3.Ma la cosa ancor peggiore dei 3 turnover è stato il non riuscire a capitalizzare le ottime posizioni di campo generate dalla difesa nel primo quarto.Probabilmente sarebbe bastato quello per portare a casa un’altra vittoria.La linea offensiva si è resa protagonista di una prestazione ignobile in entrambe le fasi e questo purtroppo dopo 6 giornate sta diventando una brutta consuetudine.Ancora una volta oltre a difettare nella protezione del proprio qb(6 sack con 2 conseguenti fumble su Bradford) non riesce a metter solide basi per un gioco di corsa quantomeno credibile;troppi i giochi con guadagno nullo o negativo specialmente sui primi down che finisco per azzoppare l’attacco.I peggiori in assoluto son stati gli OT e quindi va aperto il discorso riguardante Jake Long.All’esordio con la sua nuova squadra è stato utilizzato in una rotazione a 3 assieme agli altri due tackle ma non è mai stato in grado di contenere il suo diretto avversario;non un caso che nei 13 snap in cui era in campo da LT son arrivati tutti e 3 i turnover dell’attacco.La sintesi perfetta per descrivere l’attacco contro gli Eagles c’è stata a inizio quarto periodo con Philadelphia avanti di due possessi pieni ma con Minnesota dentro le 10 avversarie e con serie possibilità di riaprire il match.Due azioni a disposizione per prendere mezza yard e chiudere il down ma entrambe le corse son finite per sbattere addosso al muro alzato dalla difesa avversaria senza riuscire a proseguire il drive.
-DIFESA-
Eric Kendricks 9 tackle
Harrison Smith 6 tackle, fumble recuperato
Xavier Rhodes 4 tackle, TFL, INT, pass defl.
Anthony Barr 5 tackle, qb hit, fumble recuperato
Andrew Sendejo INT, pass defl.
A differenza dell’attacco la difesa ha svolto egregiamente il suo compito come ormai ci ha abituato.Quando il qb avversario lancia appena 138 yard,completando poco più del 50% di passaggi con due lanci intercettati e altri due palloni recuperati c’è poco da chiedere di più al reparto difensivo,solo fargli complimenti e ripetere gli elogi delle domeniche passate.Unico neo della prestazione è stata la poca pressione portata sul qb avversario,appena il 21% frutto di 6 pressioni(con zero sack all’attico) sui 28 lanci totali effettuati da Wentz.E questo considerando la forza della linea difensiva dei Vikings e soprattutto quanto la linea offensiva degli Eagles aveva sofferto la settimana precedente è un dato abbastanza inaspettato.Rhodes e Sendejo si sono resi protagonisti entrambi del loro secondo intercetto in stagione e va detto che proprio Sendejo subito dopo il suo intercetto ha lasciato la partita per un infortunio alla caviglia che fortunatamente dopo gli esami medici non sembra nulla di grave.Al suo posto nel cuore della secondaria ha esordito il rookie settimo giro Jayron Kearse autore di una prestazione sufficiente nonostante che in qualche situazione abbia mostrato tutta la sua inesperienza.Ultimo aspetto da segnalare è che con i 21 punti finali subiti Minnesota interrompe una striscia ben otto partite consecutive di regular season con meno di 20 punti concessi,nessuna squadra negli ultimi 40 anni di NFL aveva fatto meglio.
-SPECIAL TEAM-
Blair Walsh 1/1 FG (48 yard), 1/1 XP
Jeff Locke 4 punt, 45.3 avg, 2 inside 20
concesso TD 98 yard su kickoff return
Nello scontro tra due dei migliori special team dell’intera lega quello dei Vikings è uscito nettamente sconfitto come forse mai successo in precedenza.Non solo il kick-off ritornato in TD da 98 yard ma anche il fumble nel quarto periodo del (fin qui)sempre solido Sherels che è stata la definitiva pietra tombale a ogni minima speranza di rimonta e soprattutto si è perso costantemente la battaglia per la miglior posizione di campo da cui ripartire che in una partita in cui gli attacchi fanno fatica diventa ancora più decisiva per il risultato finale.
-COACHING STAFF-
Colpevole di questa sconfitta è anche il coaching staff.Per la prima volta in stagione gli aggiustamenti dell’intervallo non hanno avuto successo ed anzi son stati gli avversari a rientrare più preparati.Memori di quanto visto nelle prime cinque partite ci si aspettava dei miglioramenti soprattutto per quanto riguarda la protezione della linea e invece il primo drive offensivo della ripresa è durato ben poco causa anche di due sack uno dietro l’altro che han portato al punt.A ciò si aggiunge che la scelta di schierare un arrugginito Long,firmato non più di dieci giorni fa,dopo che aveva giocato appena 11 snap in due stagioni è stata assolutamente frenetica e deleteria.L’unica buona notizia sta nel fatto che in passato dopo una pessima prestazione(a San Francisco,in casa contro Green bay e Seattle) la squadra non ha mai avuto una seconda prestazione brutta ma si è sempre risollevata rispondendo presente e questo può e deve essere una speranza anche per settimana prossima.
-COMMENTO FINALE-
Il bye è sicuramente servito per recuperare alcuni inforunati(Diggs,Ellison,Fusco) ma al tempo stesso continua a confermarsi storicamente dannoso per questa franchigia.Cambiano i coaching staff,passano i giocatori ma il risultato della partita successiva alla settimana di riposo è quasi sempre lo stesso:con la sconfitta di domenica il record è di 1-6 negli ultimi 7 anni(unica vittoria lo scorso anno contro i Chiefs nonostante una delle più brutte partite giocate)nonostante 3 differenti HC.Va detto che non c’è nessun dramma,nessuno ha mai creduto neppure per un istante alla perfect season;una battuta d’arresto prima o poi sarebbe arrivata e perdere contro una buonissima squadra che veniva da due sconfitte consecutive e quindi aveva voglia di rivalsa davanti al pubblico di casa ci poteva stare.La cosa più importante è tornare subito alla vittoria e prepararsi a due battaglie divisionali contro Chicago e Detroit,quelle si partite assolutamente da vincere.