Minnesota week 8 recap: Vikings @ Bears 10-20

Nella notte di Halloween Minnesota sfoggia una prestazione in tema con la festa tanto cara ai bambini americani:la più brutta e spaventosa partita dell’era Zimmer considerato l’avversario di fronte.Il risultato finale di 20-10 per Chicago è anche poco punitivo se si pensa all’andamento generale della partita che ha visto i Bears guidare sin dall’inizio e i Vikings mai in grado di dar l’impressione di poter metter punti sul tabellone se si esclude l’ultimo quarto in pieno garbage time.

-ATTACCO-
Sam Bradford 23/37, TD, 5 sack, 88.6 raiting
Matt Asiata 14 port. 42 yard, 2 ric. 36 yard
Stefon Diggs 8 ric. 76 yard
Adam Thielen 3 ric. 40 yard
Cordarrelle Patterson 3 ric 36 yard

Male molto male l’attacco che appare ancora una volta molto confusionario e fa una fatica bestiale a muovere la catena,inanellando una lunga sequenza di 3 & out.Molto deludente la connection Bradford-Diggs che più passa il tempo e invece che migliorare come ci si potrebbe immaginare una volta che l’ex Eagles comprende a fondo il playbook finisce per regredire.Il confronto con i cb dei bears era un chiaro e netto matchup favorevole a Minnesota che a causa di lanci overthrows non è riuscita mai a sfruttare a proprio vantaggio.Rudolph più che come ricevitore è stato impiegato come bloccante quasi da OT aggiunto per cercare di porre rimedio alle difficoltà in pass protection.E in questo l’ostinarsi a metter in campo Long a sinistra e Clemmings a destra tenendo fuori Jeremiah Sirles che dei tre è al momento il meno peggio resta una scelta abbastanza scellerata che non fa altro che aumentare i problemi della linea offensiva.Data l’assenza di Mckinnon il peso dell’intero running game è finito sulle spalle di un Asiata che,non per colpe solamente sue,non è riuscito a correre con efficacia.

-DIFESA-
Eric Kendricks 9 tackle
Everson Griffen 5 tackle, sack, TFL, 3 QB HIT
Linval Joseph 6 tackle, TFL,2 QB HIT
Xavier Rhodes 5 tackle, 3 pass defl.

Se contro gli Eagles nonostante la sconfitta si potevano dare poche colpe alla difesa,in questo caso il giudizio è ben differente.Certo qualche attenuante c’è(quando il tuo attacco non riesce nemmeno a conquistare un down e non da la sensazione di poter segnare,la difesa sta in campo troppo a lungo finendo per stancarsi e inconsciamente cerca sempre di strafare finendo per concedere big plays) xò per tutta la partita si è assistito anche a errori personaliquali letture sbagliate,angoli di placcaggio errati e diversi tackle mancati.L’assenza di Sendejo si è fatta sentire considerando che il suo sostituto Kearse non è ancora pronto per giocare starter.La pass rush che nelle prime partite aveva sepolto sotto montagne di sack Aaron Rodgers e Cam Newton continua ad avere problemi(contro Chicago un solo sack e se consideriamo le ultime 4 sfide il numero totale sale appena a 5) nonostante che,come settimana scorsa,la linea offensiva avversaria sia costretta ad assenze importanti.Per la prima volta in stagione i Vikings non sono riusciti a generare turnover che è indubbiamente il marchio di fabbrica della difesa in questa stagione.

-SPECIAL TEAM-
Blair Walsh 1/ FG(30 YARD) 1/1 XP
Jeff Locke 7 punt 44.1 avg, 3 inside20
Cordarrelle Patterson 2 KOreturn 18 avg

-COACHING STAFF-
Seconda settimana consecutiva in cui Mike Zimmer viene “outcoached” dal coaching staff avversario ma la cosa grave è che questa non è la cosa più terribile emersa dalla sconfitta di Chicago.Ben più preoccupanti sono le chiamate offensive da parte di Norv Turner:un playcalling troppo conservativo che aggiunto ai problemi strutturali dell’attacco porta a questi pessimi risultati.Mai uno screen pass,mai una jet sweep,mai una slant,mai coinvolto veramente Patterson che con le sue caratteristiche uniche può creare scompiglio quando le cose piu tradizionali non funzionano.Inoltre quando la linea soffre la pass rush avversaria e il running game non funziona la prima cosa che un OC fa è passare a lanci veloci con minor tempo di rilascio,invece ci si è ostinati a lanciare in profondità e a chiedere al qb 5-7 step drop per caricare il braccio.Urge qualche mossa per dar un segnale forte di reazione a tutto l’ambiente e il gesto più facile e immediato è quello di un cambio nel coaching staff con il licenziamento di Norv Turner e la promozione a OC di Shurmur.

-COMMENTO FINALE-
Dopo la sconfitta a Philadelphia si era detto come una delle cose da cui ripartire fosse che i Vikings sotto il comando di Zimmer lo scorso anno non avessero mai cannato due partite consecutive.Invece purtroppo è successo ma è andata anche peggio rispetto alla settimana precedente:una squadra entrata in campo senza energie,senza passione con molti errori individuali completamente diversa a quella che i tifosi avevano ammirato nelle prime 5 partite.Nulla è perduto perché si resta ugualmente al comando solitario della NFC North ma una scoppola in primetime contro un avversario modesto(per lo più pieno zeppo di assenze e non nel momento migliore della sua stagione) è un chiaro segnale che la squadra non sia ancora pronta a puntare al bersaglio grosso complice un attacco con gravi problemi strutturali che una difesa elite(non oggi) non può sempre mascherare.