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Bob Lilly: “Mr. Cowboy”

Bob Lilly ha vissuto un sogno che nessun texano potrà mai più vivere: cresciuto in una piccola cittadina dello stato della Stella Solitaria idolatrando le leggende della Southwestern Conference, diventò una di loro giocando per la Texas Christian University. Fu la prima scelta assoluta della storia di quello che sarebbe diventato “The America’s Team”, i Dallas Cowboys. E’ stato il primo membro del loro Ring of Honor, uno dei più grandi uomini di linea difensiva di tutti i tempi, ed è stato introdotto nella Hall of Fame sia del college che della NFL.
Questo era, ed è, Bob Lilly: “Mr. Cowboy”.

“Bullet” Bob Hayes (1942 – 2002)

“Per com’era veloce, mi sono molto sorpreso quando la Morte ha preso Bob Hayes. Adesso ho una grande opinione delle capacità della Morte. Ma deve comunque aver ingannato in qualche modo l’Uomo Proiettile, perché era l’unico modo per poterlo prendere. La Morte deve avergli messo dei sassi in tasca. O forse gli ha allacciato assieme le scarpe. O gli ha detto “aspettami”, oppure gli ha fatto guardare una bella ragazza, per riuscire a vincere questa sfida. “Bullet” Bob doveva essere stanco, o infortunato, o ingannato per poterci riuscire. Non c’era altro modo” (Ralph Wiley, Sports Illustrated)

Jim Thorpe (Wa-Tho-Huk, 1887-1953)

Descrivere Jim Thorpe come un grande atleta sarebbe fargli un’enorme ingiustizia. Una definizione migliore potrebbe essere “il più grande atleta del 20° secolo”. Questa etichetta potrebbe probabilmente essere contestata da molti, ma le imprese di Thorpe parlano molto di più di qualsiasi parola possa venir detta.

Robert “Rocky” Bleier

Robert “Rocky” Bleier è nato il 5 marzo 1946 ad Appleton, Wisconsin. Resta tuttora tra i campioni più popolari tra quanti hanno vestito la maglia dei Pittsburgh Steelers, ed è stato adottato dalla città come uno dei suoi cittadini più in vista. I suoi tifosi lo hanno sempre amato e si sono identificati in lui per molte ragioni. Ecco la sua storia.