Non c’è limite al peggio

Sole cinque vittorie: questo il bottino dei Rams in stagione.

Dopo la sconfitta interna di Sabato scorso, Isaac Bruce ha dichiarato: “Abbiamo messo in imbarazzo la città di St. Louis”.

La sconfitta porta il bilancio sul 5-10, ed è la quarta consecutiva. Con essa, è stato stabilito un nuovo record negativo interno, per una squadra che nel recente passato aveva fatto delle vittorie casalinghe uno dei propri punti di forza.
San Francisco si porta sul 3-12 (2 di quelle vittorie sono state ai danni proprio dei Rams, n.d.r.) e si piazza immediatamente alle spalle degli Houston Texans nella corsa a Reggie Bush.

Non che perdere sia una pratica accettabile per qualsiasi squadra, ma cedere ad un team sul 2-12 per la seconda volta in una stagione, è particolarmente frustrante.

I Rams non perdevano per due volte in stagione contro i 49ers dal 1998, quando gli Arieti erano costantemente in difficoltà e San Francisco regolarmente ai playoffs.

Dalla stagione 1999, St.Louis era riuscita ad invertire la tendenza, vincendo 10 delle successive 13 gare, questo fino a Sabato scorso.

Sia la sconfitta nella prima di campionato che quest’tultima altro non hanno fatto se non evidenziare per l’ennesima volta le costanti manchevolezze dei Rams.

E’ sempre la stessa storia”, ha dichiarato il coach ad interim Joe Vitt. “Non puoi continuare a sbagliare placcaggi su placcaggi e concedere big plays come abbiamo fatto noi. Se non placchi in questa Lega, il che è il nostro lavoro in difesa, non vincerai mai, e non creerai mai turnovers in tuo favore”.

Gli errori hanno pesato notevolmente, in una delle peggiori sconfitte stagionali. Dopo che un certo Maurice Hicks ha corso intoccato per 73 yards fino in endzone nel primo gioco dell’incontro, i Rams sembravano aver assunto il controllo del gioco.

La difesa stava bloccando bene gli avversari, l’attacco muoveva bene il pallone, ed i Rams hanno messo a segno 20 punti. Il quarterback Jamie Martin, alla sua quarta gara da titolare in stagione, aveva il braccio caldo. Torry Holt è stato il suo bersaglio prefertito: tra le migliori cose, una ricezione da 40 yards che è valsa 6 punti, e che sembrava rivolgere l’inerzia dell’incontro totalmente a favore dei Rams.

Martin ha chiuso con 33 su 41 per 354 yards ed un touchdown. Holt ha totalizzato 10 ricezioni per 163 yards.

Avevamo l’incontro sotto controllo, e pensavo potessimo portare a casa la vittoria”, ha detto il middle linebacker Trev Faulk. “Non abbiamo chiuso la partita quando ne abbiamo avuto la possibilità”.

San Francisco ha messo a segno 17 punti consecutivi, conquistando il successo finale: ma l’incapacità dell’attacco oroblu di terminare i drives in meta, costante di questa stagione, ha messo la parola fine ai sogni di vittoria.

Non sono state solo le occasioni mancate ad impedire ai Rams di vincere: anche alcune scelte di Vitt si sono rivelate decisive.

Una settimana dopo un discorso post-partita nel quale aveva incolpato apertamente i propri giocatori, specialmente la linea offensiva, Vitt è rimasto vittima delle proprie decisioni.

Riguardando la partita, posso dire che la colpa è mia”, ha detto Vitt. “Avremmo dovuto proteggere meglio la palla e cercare di consumare del tempo sul cronometro. Gli abbiamo dato troppo tempo. Non avremmo probabilmente dovuto cercare di convertire il 4° e 1, ma volevo che la nostra linea d’attacco potesse dimostrare le proprie doti. Abbiamo cercato di correre, ma non siamo riusciti a chiudere il down. Avremmo dovuto provare la bootleg anzichè lanciare un intercetto. Ho avuto la possibilità di chiamare quel gioco, e non l’ho fatto. Ho fatto del male alla nostra squadra, oggi. L’ho fatto davvero”.

La chiamata più difficile è giunta in situazione di 4° e 1 sulle 22 di San Francisco a 9’16” dal termine. Invece di calciare il FG con Jeff Wilkins, che aveva già piazzato tra i pali un paio di calci da 50 o più yards, Vitt ha cercato di prendere il primo down.

I Rams si trovavano in vantaggio per 20-17, ed una meta avrebbe quasi certamente sigillato l’incontro. Invece, il running back Steven Jackson è stato bloccato, perdendo una yard, ed i 49ers hanno ripreso il possesso del pallone. Anche se la giocata è sembrata simile a quella che ha condotto al medesimo risultato della scorsa settimana, non è stato così.

Dopo che Vitt aveva strigliato la linea offensiva la scorsa settimana, sperava che i suoi ragazzi avrebbero colto l’opportunità di redimersi, ma non ci sono riusciti.

Se faccio una lavata di capo a qualcuno, poi gli dò la possibilità di riscattarsi”, ha detto Vitt. “Ma la giocata non ha avuto successo. E’ stata la seconda volta che ci siamo trovati in una situazione come quella, e non ne abbiamo guadagnato nemmeno un punto”.

In realtà, sono state 3 le possibilità dei Rams di mettere a segno punti in territorio avversario. Nel drive precedente a quello, Martin ha lanciato una corner intesa per Bruce, che era riuscito a battere il diretto avversario. Ma Shawnte Spencer ha realizzato un intercetto in acrobazia, in un gioco che è stato oggetto di challenge, ma che è stato poi confermato dagli arbitri.

Anche dopo quei due inctercetti, i Rams hanno avuto ancora una possibilità di vincere, ma l’ultimo drive è finito quando il lancio di Martin è stato deviato, finendo tra le braccia di Ben Emanuel.
Curiosamente, per la seconda volta in due gare il drive finale dei Rams si è chiuso con un intercetto in territorio ‘Niners.

Con tutte quelle possibilità di segnare sprecate così, non avrebbe contato molto il fatto di aver rafforzato alcune aree particolarmente problematiche.

Questo non ti fa vincere o perdere la gara”, ha detto Vitt.

Bè, ma se non sono gli errori a farti perdere, cosa lo fa?

Non possiamo giocare in difesa come stiamo facendo adesso e pensare di vincere, proprio no”, ha aggiunto Vitt.

In altre parole, qualcuno, anzi tutti, devono trovare il modo di placcare ed eseguire bene i fondamentali.

I Rams sono riusciti a trasformare un altro carneade in una star, permettendo ad Hicks di conquistare 109 yards su 10 portate ed una meta.

Il rookie Frank Gore ha aggiunto 68 yards su 10 portate ed un paio di touchdowns. Nella maggior parte di queste corse, specialmente quella decisiva di Gore da 30 yards che ha chiuso l’incontro, i Rams hanno sbagliato una quantità industriale di placcaggi.

E’ successo per tutto l’anno. In realtà, si va avanti così da due stagioni. Ed è grazie a questi erroracci che Aaron Stecker, Najeh Davenport e Rock Cartwright sono balzati agli onori delle cronache.
La domanda nasce spontanea: perchè i Rams non riescono a fare una cosa così semplice come placcare?

Non ne ho idea”, ha detto Faulk. “E’ la classica domanda da un milione di dollari. Finiamo sempre per concedere un big play, quando qualcuno non è dove avrebbe dovuto essere. Ne stiamo concedendo un pò troppi in situazioni critiche”.

Il modo in cui i Rams sono riusciti a perdere l’ennesima partita non è per nulla nuovo o sorprendente.

Sapevamo che la partita sarebbe stata dura, ma credevo ancora che avremmo potuto vincere”, ha detto Holt. “L’abbiamo fatto all’inizio, ma verso la fine non siamo stati compatti e decisi a sufficienza per conquistare il successo”.