Improbabili Eroi
Arizona inaugura la stagione vincendo in casa 20-16 contro Seattle. Una partita tiratissima, decisa solo all’ultimo gioco, quando Edwards non è stato in grado di ricevere un passaggio in Endzone del buon Russell Wilson. Partita che sapevamo sarebbe stata tirata, ma che ha visto delle inattese prestazioni dei singoli capaci di ribaltare il pronostico che vedeva Seattle favorita.
Nel primo quarto, Seattle ha approfittato di un FG di Hauschka per portarsi avanti 3-0 dopo un fumble di Ryan Williams, partito titolare al posto di Beanie Wells, non ancora al top della forma. Un fumble che è sembrato discutibile, visto che anche al replay la palla sembra ancora in possesso dell’ex Hokie quando il suo ginocchio tocca terra. Cardinals che, in perfetto stile Americano, evitano inutili polemiche ed iniziano a macinare yards, giungendo al FG del pareggio di Feely.
Primo quarto che inquadra bene quello che sarà lo sviluppo della gara: Seattle intimorita, quasi rinunciataria, che paga lo scotto dell’esordio, Arizona che cerca di conservare quel piccolo impeto che deriva dal fatto di giocare in casa. Russell Wilson si dimostra un QB all’altezza dei grandi palcoscenici, guidando la sua squadra con due discreti drive. Ciò che ha colpito di R.Wilson è stata la capacità di non andare mai nel pallone, anche sotto pressione, preferendo un incompleto piuttosto che un intercetto, un errore che altri rookie hanno commesso in questa Week 1.
Cardinals che prendono controllo dell’incontro nel secondo periodo, dove la solita linea difensiva chiude molti varchi ad una coppia ben assortita come Lynch e Turbin. La prestazione di Skittles ha però impressionato: Lynch ha giocato con il mal di schiena, ma è sempre riuscito a guadagnare quelle 2-3 yards extra dopo il contatto, sfuggendo a parecchi tackle. Siamo sicuri che questa per lui sarà un’altra grande stagione, coadiuvato anche da Turbin, un bel torello che però deve ancora sviluppare quella capacità di lettura dei blocchi che rendono Lynch una vera locomotiva. Nonostante l’abilità dei RBs di Seattle, i Cardinals sono riusciti ad arginare il gioco su corse dei Seahawks portando nel box fino ad 8 uomini: avevamo individuato una delle chiavi della partita proprio nel gioco su corsa di Seattle, ritenendo utile per i Cardinals una sorta di “passività preventiva” volta ad evitare corse in misdirection e rapidi cutback dei RBs di Seattle. Non è stato così, visto che la mentalità iper-aggressiva di Horton lo ha portato a saturare tutte le possibili running lanes portando nel box tutti i Linebacker e spesso anche una Safety. Difesa che indubbiamente è rischiosa, ma che a conti fatti, ha pagato.
Arizona ha chiuso in vantaggio per 10-3 grazie ad un TD di Stephens-Howling dopo un drive ben condotto. Whisenhunt ha chiamato schemi molto variegati, proponendo anche una buona reverse operata da Roberts.
Dopo l’intervallo, Arizona ha inspiegabilmente chiuso il Playbook, diventando scontata in attacco e perforabile in difesa. Gli Special Teams hanno concesso due ritorni lunghissimi a Leon Washington, concretizzati da 10 punti, con un bellissimo TD in tuffo di un redivivo Sidney Rice, ottimo ricevitore frenato in carriera solo dagli infortuni.
Partita sul 13-13, quando nel quarto periodo, arriva la svolta: Bruce Irvin va alla caccia di Skelton, che resta a terra dopo un colpo alla caviglia (ne avrà per circa un mese). Entra in campo Kevin Kolb, che guida i Cardinals al TD del sorpasso, firmato Roberts, dopo un drive da 6/8 per 66 yards, coinvolgendo nel gioco soprattutto Fitzgerald fino ad allora sull’orlo di una crisi di nervi, guidando l’attacco in No-Huddle. Un segnale luminoso, accecante, in un momento di notte fonda per i Cardinals.
Kolb è sembrato a suo agio nella tasca, ben protetto da una linea finalmente all’altezza. Massie ha tenuto a bada Bryant con una facilità disarmante, Batiste ha limitato Clemons all’unico sack di giornata, Colledge e Snyder hanno vigilato sulla situazione da vere Guardie, Sendlein ha tirato la carretta con mestiere. Ottimo King in protezione, meno in ricezione, ma ce lo aspettavamo. Bene anche i RB di turno che hanno agito da valvola di sicurezza in situazioni di emergenza. Linea non eccellente in fase di corsa: Williams e Wells sono stati placcati spesso nel Backfield vista la mancanza di corsie per correre. C’è da dire che la difesa di Seattle è parsa molto rinunciataria nei primi 30 minuti, salvo poi aumentare la pressione nel secondo tempo, causando qualche problema in più alla linea offensiva. Attendiamo dunque test più probanti per la O-Line, come San Francisco, o la difesa Eagles in Week 3.
Arizona che non ha avuto vita facile nel periodo finale, quando Russell Wilson ha guidato i Seahawks in Redzone. Peterson e Gay hanno commesso due Pass Interference su situazioni cruciali (Peterson addirittura su un quarto down) dando nuova vita a Seattle, che però si è arresa dopo tre incompleti consecutivi del suo giovane ma promettente QB.
Domenica prossima, Cardinals che saranno protagonisti sul campo di New England, rullo compressore che ha asfaltato i Titans in Week 1. Appuntamento alle ore 19:00 di Domenica.
Nota a margine: a Glendale la NFL ha mandato quella che molti esperti ritenevano la peggiore crew scelta per questa Domenica. Fra quarti Timeout concessi, Offside dati a Defensive Backs (!) e Pass Interference fischiate ogni volta che un D-Back tocca un ricevitore, come dargli torto. La partita è stata tesa fin dall’inizio, ma i giocatori e gli allenatori hanno mantenuto la calma anche in situazioni di palese errore, dimostrando grande sportività. C’è sempre qualcosa da imparare, anche solo guardando.